Perché molti sostengono che nella caduta di Bagnaia nel GP Indonesia ci sia qualcosa di sospetto

La caduta di Francesco Bagnaia al GP d'Indonesia continua a far discutere per la sua dinamica poco chiara che ha portato gli appassionati a creare delle teorie nate dalle analisi visive dell'azione. Pecco non è riuscito a finire la gara perché al nono giro è finito per terra, seppure non avesse evidenti problemi meccanici alla moto: non si è presentato neanche ai microfoni nel post gara per spiegare cosa fosse successo, lasciando spazio alle interpretazioni e alle letture che descrivono la caduta quasi come volontaria.
È una dinamica molto strana, come spiegata anche da Mauro Sanchin nell'analisi fatta da SkySport, perché il pilota sembra quasi lasciare il manubrio e adagiarsi a terra, come se gli fosse venuta a mancare la moto in curva. Non c'è fumo e neanche segnali che possano far pensare a un problema tecnico, men che meno contatti con i suoi rivali dato che in quel momento era ultimo e solo. Il pensiero più malevolo nato a qualche tifoso è che Pecco si sia lasciato andare per salvare con il ritiro una gara già ampiamente compromessa, togliendosi dai giochi prima del risultato finale che sarebbe stato inclemente.

L'analisi della caduta di Bagnaia
Dopo la scivolata nel GP Indonesia il pilota italiano ha chiesto scusa a tutta la squadra: "Stavo spingendo per chiudere il gap con i piloti davanti a me, nonostante la mancanza di feeling". Una spiegazione che non è bastata a tifosi e addetti ai lavori che si sono lanciati nelle analisi sulla particolare dinamica. L'incidente è avvenuto in curva al nono giro, quando Bagnaia era ultimo e non sembrava aver nessun problema alla moto. Tutto il weekend è stato molto particolare per lui, accompagnato dai problemi con Ducati che si sono aggiunti all'eliminazione in Q1 (che lo ha costretto a partire 16º) e all'ultimo posto nella Sprint Race.
Le teorie sulla caduta ruotano attorno a una sorta di protesta contro il suo team: per molti Pecco si è lasciato cadere perché lo scivolone è troppo morbido e decisamente strano, dato che non è stato innescato da nessuna problematica o da qualche manovra azzardata, anzi appare quasi controllato. L'italiano in quel momento era ultimo e senza possibilità di rimonta e secondo le analisi più maliziose era l'unico modo per tirarsi fuori dai giochi e risolvere la questione. A supporto di questa tesi c'è anche la contrapposizione con il GP del Giappone dove invece Bagnaia aveva trionfato con la sua Ducati GP24, vincendo una gara in modo perfetto, il che rende ancora più inspiegabile il disastro dell'ultimo weekend e la caduta quantomeno sospetta.
Anche le interpretazioni di alcuni piloti ed ex piloti virano verso questo complotto. Pedrosa durante il commento su DAZN ha subito avanzato sospetti sulla dinamica della caduta, facendo intendere che ci possano essere altre cause dietro al particolare movimento: "È caduto, ma non mi è sembrato che fosse per colpa dell’anteriore che si è chiuso". E anche Alex Marquez ha parlato di "caduta strana", sottolineando la particolarità dello scivolone che farà parlare a tutti e che potrebbe aver causato uno strappo tra Bagnaia e la Ducati.