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Perché la Ferrari non ha montato le soft sulla SF-25 di Leclerc a fine GP Imola: è colpa di Hamilton

Nella fase finale della gara del Gran Premio di Imola, Charles Leclerc ha chiesto più volte al box Ferrari di montare le gomme soft sotto Safety Car, ma il team ha rifiutato. La scelta è dipesa dal rischio strategico e da un imprevisto legato alla sosta di Lewis Hamilton, che avrebbe potuto costare al monegasco diverse posizioni. Ecco tutti i team radio tra il pilota e l’ingegnere Bryan Bozzi che spiegano cosa è successo davvero.
A cura di Michele Mazzeo
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La corsa del Gran Premio di Imola della Formula 1 2025 ha confermato i progressi della Ferrari in gara (disastrosa invece in qualifica), ma ha anche riacceso i dubbi sulla confusione riguardo alcune scelte strategiche del muretto. Dopo una partenza solida e un'ottima gestione del passo gara, Charles Leclerc si è trovato in piena lotta per le posizioni di vertice.

La svolta è arrivata con l'ingresso della Safety Car a meno di 20 giri dalla fine (mandata in pista dalla Race Direction per consentire la rimozione dal tracciato della Mercedes di Kimi Antonelli arenatasi sull'erba a causa di un problema all'acceleratore): in quel momento il monegasco ha chiesto con decisione di montare le gomme soft nuove, ma il team ha negato l'autorizzazione, generando un confronto acceso via radio.

"La gomma soft è quella giusta per questa ultima fase di gara", ha detto Leclerc. Bozzi ha risposto: "Diciassette giri Charles, mancano 17 giri alla bandiera a scacchi". E ancora Leclerc: "Queste non vanno bene. Abbiamo le soft nuove?". Bozzi: "Hamilton rientrerà ai box". "Non mi interessa di Lewis, pensiamo a noi", ha replicato il pilota Ferrari.

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La discussione si è protratta per diversi minuti, con Leclerc che insisteva sulla necessità di cambiare mescola, e Bozzi che lo invitava a restare fuori. La motivazione è arrivata in diretta: Hamilton aveva improvvisamente scelto di rientrare ai box, e Leclerc – fermandosi subito dietro – avrebbe perso troppo tempo in pit lane.  Nel momento in cui il muretto cede alle insistenze di Leclerc (Bozzi dice infatti: "Ok! Box!") a quel punto è però il monegasco che non è voluto rientrare: "Non mi fermerò per aspettare Lewis e perdere ancora più posizioni". La replica del muretto quindi è stata netta: "Dobbiamo rimanere fuori. Cerca di raffreddare le gomme".

Con le hard ormai usurate e l'impossibilità di sfruttare la C6 rossa, Leclerc ha dovuto difendersi con il coltello tra i denti fino al traguardo. A fine gara ha spiegato: "Volevo mettere le soft, ma Lewis ha cambiato idea ed è andato ai box. Non sapevo quante posizioni avrei perso. Quindi mi sono detto: non prendo rischi, salvo quello che c'è da salvare. Ho fatto di tutto, ma non ho rimpianti" ha infatti detto nell'intervista post-gara ai microfoni di Sky.

La strategia conservativa della Ferrari è stata dettata anche da un altro elemento tecnico: i dati raccolti durante le prove libere avevano evidenziato un rapido decadimento delle soft C6 su long run, soprattutto con temperature elevate come quelle viste a Imola. La tenuta sarebbe potuta crollare prima della fine, rendendo la scelta potenzialmente disastrosa.

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Nel finale Leclerc è riuscito a contenere l'attacco di Albon (con gomme nuove), permettendo anche al compagno Lewis Hamilton di sopravanzare entrambi e blindare la quarta posizione, ma è finito sotto investigazione per una difesa al limite. Il muretto lo ha quindi convinto a restituire la posizione, pur con evidenti malumori mostrati via radio, evitando così una possibile penalità.

Scelte difficili, una gestione al limite e un finale più conservativo del previsto: la Ferrari e Leclerc hanno quindi puntato sul portare a casa punti certi più che sull'azzardo, lasciando così i tifosi con il dubbio di cosa sarebbe potuto accadere con quel pit-stop in più.

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