Perché la Ferrari non ha montato le soft sulla SF-25 di Leclerc a fine GP Imola: è colpa di Hamilton

La corsa del Gran Premio di Imola della Formula 1 2025 ha confermato i progressi della Ferrari in gara (disastrosa invece in qualifica), ma ha anche riacceso i dubbi sulla confusione riguardo alcune scelte strategiche del muretto. Dopo una partenza solida e un'ottima gestione del passo gara, Charles Leclerc si è trovato in piena lotta per le posizioni di vertice.
La svolta è arrivata con l'ingresso della Safety Car a meno di 20 giri dalla fine (mandata in pista dalla Race Direction per consentire la rimozione dal tracciato della Mercedes di Kimi Antonelli arenatasi sull'erba a causa di un problema all'acceleratore): in quel momento il monegasco ha chiesto con decisione di montare le gomme soft nuove, ma il team ha negato l'autorizzazione, generando un confronto acceso via radio.
"La gomma soft è quella giusta per questa ultima fase di gara", ha detto Leclerc. Bozzi ha risposto: "Diciassette giri Charles, mancano 17 giri alla bandiera a scacchi". E ancora Leclerc: "Queste non vanno bene. Abbiamo le soft nuove?". Bozzi: "Hamilton rientrerà ai box". "Non mi interessa di Lewis, pensiamo a noi", ha replicato il pilota Ferrari.

La discussione si è protratta per diversi minuti, con Leclerc che insisteva sulla necessità di cambiare mescola, e Bozzi che lo invitava a restare fuori. La motivazione è arrivata in diretta: Hamilton aveva improvvisamente scelto di rientrare ai box, e Leclerc – fermandosi subito dietro – avrebbe perso troppo tempo in pit lane. Nel momento in cui il muretto cede alle insistenze di Leclerc (Bozzi dice infatti: "Ok! Box!") a quel punto è però il monegasco che non è voluto rientrare: "Non mi fermerò per aspettare Lewis e perdere ancora più posizioni". La replica del muretto quindi è stata netta: "Dobbiamo rimanere fuori. Cerca di raffreddare le gomme".
Con le hard ormai usurate e l'impossibilità di sfruttare la C6 rossa, Leclerc ha dovuto difendersi con il coltello tra i denti fino al traguardo. A fine gara ha spiegato: "Volevo mettere le soft, ma Lewis ha cambiato idea ed è andato ai box. Non sapevo quante posizioni avrei perso. Quindi mi sono detto: non prendo rischi, salvo quello che c'è da salvare. Ho fatto di tutto, ma non ho rimpianti" ha infatti detto nell'intervista post-gara ai microfoni di Sky.
La strategia conservativa della Ferrari è stata dettata anche da un altro elemento tecnico: i dati raccolti durante le prove libere avevano evidenziato un rapido decadimento delle soft C6 su long run, soprattutto con temperature elevate come quelle viste a Imola. La tenuta sarebbe potuta crollare prima della fine, rendendo la scelta potenzialmente disastrosa.

Nel finale Leclerc è riuscito a contenere l'attacco di Albon (con gomme nuove), permettendo anche al compagno Lewis Hamilton di sopravanzare entrambi e blindare la quarta posizione, ma è finito sotto investigazione per una difesa al limite. Il muretto lo ha quindi convinto a restituire la posizione, pur con evidenti malumori mostrati via radio, evitando così una possibile penalità.
Scelte difficili, una gestione al limite e un finale più conservativo del previsto: la Ferrari e Leclerc hanno quindi puntato sul portare a casa punti certi più che sull'azzardo, lasciando così i tifosi con il dubbio di cosa sarebbe potuto accadere con quel pit-stop in più.