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MotoGP, Franco Morbidelli: “A Valentino Rossi devo tutto. Fondamentale dopo la morte di papà”

Franco Morbidelli, in lotta per il titolo nel Mondiale 2020 della MotoGP, ringrazia Valentino Rossi per quanto fatto per lui e rivela l’episodio chiave che ha fatto nascere la grande amicizia tra i due (che il prossimo anno saranno compagni di squadra in Petronas): “La persona che più ammiro e alla quale devo tantissimo. Dopo la morte di mio padre mi chiuse in una stanza e disse: ‘se hai bisogno, sono qui’. Mi ha insegnato, aiutato, ispirato”.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo la vittoria nel GP di Teruel ad Aragon, la seconda stagionale dopo il GP di San Marino a Misano, Franco Morbidelli a tre gare dalla conclusione del Mondiale è rientrato pienamente in lotta per il titolo iridato della MotoGP. Con l'amico e maestro Valentino Rossi fuori dai giochi causa Covid e Andrea Dovizioso in grande difficoltà nelle ultime gare il pilota romano, attualmente 4° a 25 punti dal leader Mir, è l'italiano che meglio ha fatto finora in questo campionato della classe regina del Motomondiale.

Dopo i primi due anni di apprendimento in MotoGP, in questa stagione il classe '94 sembra aver raggiunto quella maturazione che gli ha consentito di fare un salto di qualità e andarsi ad inserire in quella cerchia ristretta di piloti che possono lottare per il vertice. Franco Morbidelli sembra dunque aver completato quel percorso iniziato da quando è entrato nella VR46 Academy finendo sotto l'ala protettiva del nove volte campione del mondo Valentino Rossi. Proprio il Dottore, che il prossimo anno sarà il suo compagno di squadra in Petronas, ha rivestito un ruolo importantissimo nella crescita dell'italo-brasiliano nato a Roma. E non solo per quel che riguarda la pista e le moto.

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A rivelarlo lo stesso Franco Morbidelli che, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha rivelato un episodio che spiega quanto la figura del fenomeno di Tavullia sia stata importante per lui soprattutto nel periodo più difficile della sua vita, cioè quando il papà, Livio Morbidelli, si è suicidato. Rispondendo alla domanda riguardo al fatto se considerasse Valentino Rossi come un secondo padre il 25enne ha infatti risposto: "Direi più uno zio. La persona che più ammiro e alla quale devo tantissimo. Dopo la morte di mio padre mi chiuse in una stanza e disse: se hai bisogno, sono qui. Mi ha insegnato, aiutato, ispirato. Lui e Carlo Casabianca, preparatore atletico. Forse Carlo ha svolto una funzione paterna. Poi c’è Francesca, la mia morosa. Eravamo a scuola insieme, mi accompagna con amore, senza paura. Le donne sono più forti di noi".

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