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Max Biaggi a 400 km/h per il record di velocità: “L’obiettivo diventa restare aggrappato alla moto”

Max Biaggi ha gareggiato con la Voxan Wattman lo scorso fine settimana stabilendo 11 record mondiali per le moto elettriche. Il romano due volte campione del mondo Superbike condivide i suoi pensieri dopo aver toccato quota 408 chilometri orari: “A 400 km/h cambia la prospettiva dello spazio che ci circonda. Velocità inimmaginabili”.
A cura di Michele Mazzeo
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Max Biaggi è da sempre abituato alle moto veloci. L'ormai 49enne guidava i velenosi motori a due tempi da 500 cc, i razzi della MotoGP e le veloci superbike. Il romano ha vinto innumerevoli gare in ogni disciplina e, dopo aver collezionato quattro titoli 250cc nel Motomondiale, è diventato due volte campione del mondo Superbike. Ma certe velocità, superiori ai 400 km/h, anche in lui provocano sensazioni ma provate prima.

Il suo coinvolgimento con Voxan Motors è infatti una nuova sfida per Max Biaggi. E, dopo diversi test e dopo esser stato costretto più volte a ritardare il suo tentativo di record, lo scorso fine settimana il "Corsaro" si è presentato sulla pista dell'aeroporto francese “Châteauroux” con l'obiettivo di battere primati di velocità in dodici differenti categorie a bordo della motocicletta elettrica Voxan Wattman. Conquistando in terra francese 11 dei 12 record di velocità per moto elettriche raggiungendo l'incredibile quota di 408 km/h.

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In un lungo post pubblicato sul suo profilo Facebook, lo stesso Max Biaggi ha tentato di spiegare quali sono le sensazioni che si provano a sfrecciare a quelle folli velocità: "Io non ho mai toccato i 400 km/h e credetemi intorno a queste velocità cambia completamente la prospettiva dello spazio che ci circonda" ha detto in uno dei passaggi più suggestivi del suo racconto.

Il quattro volte campione della classe 250cc del Motomondiale è poi entrato nel dettaglio spiegando cosa succede quando si superano i 400 km/h in sella ad una moto: "Diventano determinanti gli effetti aerodinamici, l’aria è un muro praticamente impenetrabile e cominci a combattere con delle forze fino a quel momento poco note. Rimanere aggrappato alla moto, mentre cerchi di raggiungere velocità per me inimmaginabili, è stata una sfida nuova per me".

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