Lewis Hamilton ha fatto un regalo di Natale a tutti i dipendenti della Ferrari, con un bigliettino

Non è un gesto "da social", ma un messaggio interno che racconta molto più della confezione. Ad una settimana dalla fine del Mondiale di Formula 1 2025, il suo primo in rosso, Lewis Hamilton ha portato un regalo di Natale a tutti i membri della Gestione Sportiva della Ferrari. Una scatola, con bigliettino e foto autografata personalmente, per ognuna delle oltre mille persone che lavorano nel complesso di Maranello, cuore pulsante della scuderia di Formula 1 con cui il sette volte campione del mondo ha appena concluso la sua prima, deludente, stagione.
Il pacco è un cofanetto Fortnum & Mason, marchio londinese simbolo della ritualità britannica: dentro ci sono una selezione di prodotti da tè (Breakfast Blend da 25 bustine, biscotti Lemon Curd e Tea Cookies) e una scatola di Napolitains al cioccolato (latte e fondente). Un assortimento "da pausa" più che da vetrina: la scelta sembra pensata per chi vive il reparto corse tra turni lunghi, trasferte e settimane che si incastrano una sull'altra.

A fare la differenza, però, è il cartoncino inserito nel regalo. Poche righe, firma secca: "Happy Holidays, From Lewis". Tradotto: "Buone feste, Lewis". Un dettaglio che sposta il gesto dal protocollo al personale, soprattutto in un ambiente, come quello di Maranello, dove ogni segnale viene letto come un termometro degli equilibri.

Il tempismo non è neutro. Il 40enne di Stevenage arriva in Ferrari in una stagione raccontata spesso più dai retroscena che dai risultati, zero podi e una sola vittoria nella Sprint Race in Cina, figli di una difficoltà di ambientamento sottovalutata al momento di quello che è stato il matrimonio del secolo per la Formula 1 (il pilota più vincente della storia con il team più blasonato e affascinante del Circus) con voci cicliche su presunti malumori e frizioni, smentite dal pilota e ridimensionate anche dal team, e in cui ha dovuto fare i conti con una macchina, la SF-25, che non ha permesso, a lui e al suo compagno di squadra Charles Leclerc, di lottare per le vittorie e dunque sacrificata per concentrare budget e risorse sulla monoposto del 2026 (la prima della nuova era tecnica della F1) già dopo una manciata di gare in cui ci si è accorti che il gap dalla McLaren era troppo ampio da essere colmato.

In questo contesto, parlare agli uomini e alle donne "dietro le quinte" è anche un modo per presidiare lo spogliatoio: i meccanici, gli ingegneri, chi costruisce la domenica molto prima della domenica, prima del rompete le righe e delle vacanze invernali (che il britannico ha già annunciato passerà con i suoi nipoti prima e cercando di isolarsi dal mondo esterno poi).
Nel paddock, i regali ai dipendenti sono una consuetudine diffusa: c'è persino una tradizione natalizia che la F1 stessa racconta ogni anno. Nella maggior parte dei team di Formula 1 è pratica comune che i piloti facciano dei doni a chi lavora "per loro" lontano dai riflettori. Lewis Hamilton, però, su questo terreno ha sempre costruito una cifra precisa: la cura del rapporto con lo staff come parte del lavoro, non come appendice. E quando un campione decide di farlo nel primo Natale in rosso, il messaggio arriva chiaro: la Ferrari non è solo due piloti e un muretto, è prima di tutto un'industria emotiva fatta di persone.