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Leclerc spaventa la Ferrari, valuta l’attivazione della clausola d’uscita: cosa trapela dal suo entourage

Nonostante gli ultimi timidi segnali di ripresa, Charles Leclerc starebbe seriamente valutando il proprio futuro in Ferrari. Il malcontento filtra dal suo entourage e trova terreno fertile in un clima teso a Maranello, tra risultati deludenti, incertezze sul team principal e nuovi scenari in vista del Mondiale di Formula 1 2026.
A cura di Michele Mazzeo
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Anche l'amore più profondo può incrinarsi. E anche quello cieco di Charles Leclerc per la Ferrari potrebbe ad un certo punto spegnersi. E, seppur parliamo ancora solo di un leggerissimo mal di pancia, il fatto che, dopo sette stagioni in Formula 1 con la Rossa, comincino a filtrare ipotesi di un distacco di certo non lascia tranquilla la scuderia di Maranello.

Secondo quanto riportato da Giorgio Terruzzi e Daniele Sparisci sul Corriere della Sera, infatti, dal suo entourage emergono dubbi concreti sul futuro in rosso del 27enne di Monte Carlo, alimentati da risultati deludenti e dalla mancanza di prospettive chiare per il prossimo ciclo regolamentare.

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Il monegasco, sotto contratto con la Ferrari fino al 2029, avrebbe iniziato a guardarsi intorno valutando anche l'eventuale attivazione delle clausole d'uscita presenti nel suo accordo. L'obiettivo: evitare di sprecare gli anni migliori della carriera senza un progetto vincente.

Leclerc ha ottenuto due podi consecutivi, ma i numeri non bastano. L'ambiente Ferrari è scosso su più fronti. L'operato di Fred Vasseur è finito nel mirino della dirigenza. Si parla apertamente di alternative, con i nomi di Antonello Coletta – attualmente trionfante nel WEC – e Christian Horner (ormai alla fine della sua lunga avventura in Red Bull) tra i più chiacchierati per un possibile dopo-Vasseur.

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Dietro alla crisi gestionale, c'è l'inquietudine crescente del box. Leclerc osserva l'evoluzione della McLaren, dove Oscar Piastri ha già quasi eguagliato il suo palmares in appena un anno competitivo. Il timore del numero #16 è chiaro: restare intrappolato in un progetto che non decolla, anche dopo il reset regolamentare del 2026.

A pesare è anche la situazione contrattuale altrove: Mercedes non ha ancora confermato Russell, mentre Toto Wolff ha sempre stimato Charles. E se Verstappen dovesse posticipare l'addio alla Red Bull, lo scenario per Leclerc potrebbe cambiare radicalmente.

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Non manca l'ipotesi Aston Martin, oggi galvanizzata dall'arrivo di Adrian Newey. Ma si tratterebbe di una scommessa ad alto rischio. Più che un piano concreto, un'alternativa da tenere d'occhio.

Intanto, la convivenza con Hamilton non ha portato i frutti sperati. Se da un lato Lewis fatica ad adattarsi, dall'altro Leclerc è ormai il vero punto di riferimento in pista. Ha accettato il dualismo con professionalità, ma ha visto crescere la propria centralità tecnica e politica nel team.

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Oggi, nulla è deciso. Ma il solo fatto che Leclerc si stia guardando intorno spaventa Maranello. L'ultima bandiera rossa sembra meno salda. E le clausole contrattuali potrebbero non restare lettera morta.

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