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Leclerc fa mea culpa: “A Singapore reazione eccessiva, ho sbagliato”

Il pilota della Ferrari, dopo la delusione di Singapore, ammette l’errore: “Credo che la mia reazione sia andata un po’ oltre quello che avrebbe dovuto essere e questo dimostra che ho ancora molto da imparare. Non avremmo finito primo e secondo con una strategia differente, io e Seb non siamo in lotta per il titolo, in questo momento conta solo il risultato della squadra” ha dichiarato.
A cura di Matteo Vana
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Charles Leclerc - Getty images
Charles Leclerc – Getty images

Dopo la tempesta di Singapore, per Charles Leclerc è il momento della calma. L'infuocato team radio nel quale il giovane monegasco non aveva nascosto la propria delusione, ribadita anche nelle interviste post gara, ha lasciato il posto alla consapevolezza di aver agito d'impulso; un errore che la Ferrari e Mattia Binotto hanno fatto notare al pilota pronto, nella consueta conferenza stampa alla vigilia del weekend di Sochi, ad ammettere l'errore: "Ho sbagliato a reagire così in auto, ho imparato la lezione; dovrò stare più attento a usare meno la radio e a non farmi sopraffare dall'adrenalina. Cercherò di non farlo più" ha ammesso.

Leclerc ammette l'errore nella reazione di Singapore

Un pentimento, quello di Leclerc, apparso sincero: le spiegazioni promesse dal team principal appena finita la gara hanno sortito il loro effetto tanto che il giovane monegasco ha specificato come ciò che conta sia solo il bene della Ferrari, tornata grande grazie proprio alla doppietta ottenuta a Singapore.

Credo che la mia reazione sia andata un po' oltre quello che avrebbe dovuto essere e questo dimostra che ho ancora molto da imparare. Le spiegazioni che mi hanno dato dopo la corsa sono state esaustive, il team ha fatto la cosa giusta, abbiamo terminato primo e secondo. Non avremmo finito primo e secondo con una strategia differente, e questo è l’aspetto più importante – ha spiegato il monegasco -. Mi sveglio al mattino pensando alla vittoria e vado a dormire pensando alla vittoria perciò a volte risulta difficile accettarlo. Devo controllarmi di più in queste situazioni e star zitto. Io e Seb non siamo in lotta per il titolo, in questo momento conta solo il risultato della squadra.

Un'ossessione, quella per la vittoria, che a Singapore ha giocato un brutto scherzo a Leclerc; il monegasco, che ha ricevuto anche la tirata d'orecchie del team principal Binotto, costretto ad aprirsi via radio per tranquillizzarlo, ha capito l'errore commesso. Nessuna polemica, quindi, con il compagno di squadra Sebastian Vettel o con la scuderia; in Russia il giovane monegasco ripartirà da capo cercando di guadagnare più punti possibile per lanciare l'assalto al secondo posto nel mondiale, occupato attualmente da Bottas e distante solo 31 punti.

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