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La MotoGP rivoluziona l’intero regolamento: moto più lente e senza ‘aiutini’ elettronici dal 2027

La MotoGP ha svelato il nuovo rivoluzionario regolamento che entrerà in vigore dalla stagione 2027: le nuove moto saranno più lente, meno aerodinamicamente efficienti e senza dispositivi elettronici di supporto al pilota.
A cura di Michele Mazzeo
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La MotoGP ha annunciato una vera e propria rivoluzione a partire dal 2027. Le attuali moto che oggi corrono nella classe regina del Motomondiale diverranno di fatto irregolari per il nuovo regolamento che entrerà in vigore tra tre stagioni.

La rivoluzione riguarda soprattutto le moto a partire dalla cilindrata dei motori che le spingono che passerà dagli attuali 1000cc agli 850cc riducendo dunque le velocità massime che possono raggiungere. Inoltre con la larghezza della parte superiore della carenatura anteriore che sarà più stretta di 50 mm, il muso che sarà arretrato di 50 mm e il codone posteriore che farà parte dell'omologazione iniziale si toglierà peso specifico all'aerodinamica e in più saranno vietati tutti i dispositivi elettronici ride-height e holeshot (stabilizzatori e abbassatori) al fine di ridare centralità all'abilità dei singoli piloti.

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Cambierà anche il carburante e la capacità dei serbatoi delle moto: dal 2027 si passerà infatti all'utilizzo di un carburante sostenibile al 100% (quello usato oggi è ‘green' al  40%) e ad un serbatoio da 20 litri (contro i 22 delle attuali MotoGP).

Le modifiche regolamentari però non riguardano soltanto l'aspetto tecnico delle moto con cui si correrà nella classe regina del Motomondiale a partire dal 2027. Sarà diverso difatti anche il numero massimo di motori a disposizione dei piloti per l'intera stagione che passa da sette a sei. Ma cambierà anche la condivisione dei dati GPS (che al momento ogni motorista gestisce come meglio crede): dalla nuova era della MotoGP al termine di ogni sessione in pista i dati GPS di ogni pilota saranno a disposizione di tutti i team.

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Evidente che l'obiettivo di questo nuovo regolamento sia quello di mettere fine al dominio della Ducati e riequilibrare il livello con gli altri motoristi presenti nella top-class del Motomondiale. Non è un caso infatti che il sistema delle concessioni (che permettono di avere privilegi su gomme a disposizione nei test, giornate di prova, wild card, motori e relativi sviluppi e aggiornamenti aerodinamici alle case che dispongono delle moto meno performanti) è stato confermato anche nel regolamento che sarà introdotto dal 2027 anche se con alcune modifiche: tutte le case inizieranno l'anno avendo le concessioni della fascia Rank B ma poi, a seconda dell'andamento in campionato, potranno salire o scendere di fascia a stagione in corso e avere quindi maggiori o minori concessioni per il prosieguo.

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