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Jean Todt parla di Schumacher: “Vedo Michael almeno due volte al mese”

Il presidente della FIA in una lunga intervista ha parlato della Formula 1 di oggi, di ieri e della Ferrari. Ma Jean Todt ha parlato anche di Mick Schumacher e soprattutto del grande Michael Schumacher: “Vedo Michael almeno due volte al mese. Non lo lascio solo. Lui, Corinna, la famiglia: abbiamo fatto tante esperienze insieme. La bellezza di ciò che abbiamo vissuto fa parte di noi e va avanti”.
A cura di Alessio Morra
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Da Montecarlo, Jean Todt ha parlato del futuro della Formula 1, della Ferrari che sta tornando al vertice, ma anche di Michael Schumacher. I due sono legati da una grande amicizia e in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, il presidente della FIA ha svelato che vede Michael Schumacher un paio di volte al mese:

Vedo Michael almeno due volte al mese. Non lo lascio solo. Lui, Corinna, la famiglia: abbiamo fatto tante esperienze insieme. La bellezza di ciò che abbiamo vissuto fa parte di noi e va avanti.

Parlando del sette volte campione del mondo il discorso è scivolato anche sul giovane Mick, che sta vivendo la sua prima stagione in Formula 1: "Mick in F1 è un ragazzo umile ed educato. Per ora le sue ambizioni sono limitate da una macchina non competitiva".

La Ferrari del 1993 e quella di oggi

Jean Todt è stato uno dei grandi artefici dell'epoca d'oro del Cavallino e ha parlato anche delle differenze tra la Ferrari di ieri e di oggi:

Leclerc con la Ferrari competitiva ha dimostrato di saper vincere. Il nostro sport ha bisogno di una Ferrari forte, i passi avanti sembrano interessanti. Rispetto ai miei tempi non si possono fare dei paragoni. Sono epoche e aziende diverse. Sono arrivato nel luglio 1993 e la situazione a Maranello era drammatica. La macchina, progettata in Inghilterra, si rompeva, la galleria del vento dovevamo affittarla. Gli uffici di disegno erano vuoti. L’unica cosa buona era il cibo. Dopo quattro anni. Ma era un’altra Formula 1. Oggi è tutto diverso. Basta pensare all'affidabilità. Oggi ci sono voglia e capacità e due ottimi piloti.

Le ultime battute di Todt sono state sul duello per il titolo tra Hamilton e Verstappen e gli ultimi anni dominanti della Mercedes: "I domini esistono anche nel calcio o nel tennis: la Mercedes vince per merito. Gli altri dovevano attrezzarsi per batterla. Per fortuna c’è il duello con Verstappen".

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