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Jean Alesi arrestato per danni provocati con “un ordigno esplosivo”: voleva fare uno scherzo

L’ex pilota della Ferrari Jean Alesi protagonista di una brutta storia. È stato arrestato per aver danneggiato una proprietà altrui mediante un ordigno esplosivo.
A cura di Marco Beltrami
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Jean Alesi torna a far parlare di sé, non per una situazione legata ai suoi tanto amati motori o alla Formula 1 ma per una brutta storia. L'ex ferrarista classe 1964 è stato arrestato in patria con l'accusa di danneggiamento di proprietà altrui attraverso un ordigno esplosivo. In particolare Alesi avrebbe fatto esplodere un grosso petardo contro la finestra dell'ufficio del cognato. Tutto è stato confermato all'AFP dal vice procuratore di Nimes Antoine Wolff che ha confermato le indiscrezioni dei giorni scorsi.

Tutto è accaduto a Villeneuve-lès-Avignon ovvero la città dove risiede il 57enne. La polizia era stata chiamata in causa da alcuni cittadini, preoccupati dal forte rumore provocato da un'esplosione. Al momento dell'arrivo nel quartiere, gli agenti hanno potuto constatare che effettivamente c'era stata una deflagrazione di un ordigno. Gli ufficiali hanno potuto sfruttare l'aiuto di alcuni residenti e in particolare di un vicino che ha annotato il numero della targa di un'auto presente sul posto dell'esplosione, e fuggita via a luci spente.

Le indagini hanno appurato che la stessa apparteneva a José Alesi, il fratello dell'ex pilota, che è stato arrestato. Nella mattinata di lunedì però ecco il colpo di scena, con l'ex pilota della Rossa che si è recato personalmente in questura scagionando il fratello e spiegando che in macchina c'era lui con il figlio. Qui l'ammissione di aver utilizzato un prodotto pirotecnico comprato in Italia e di averlo lanciato verso la vetrina dello studio di architettura del cognato.

Jean Alesi, stando a quanto ricostruito dal procuratore Wolff ha dichiarato di non avere immaginato di provocare un tale danno. Come ha giustificato il suo gesto la grande gloria dei motori? Nelle sue dichiarazioni il francese ha spiegato di aver voluto solo fare un "brutto scherzo" al cognato che è in procinto di separarsi dalla sorella, senza essere assolutamente in polemica con lui. Il cognato dal canto suo ha rivelato di "non avere problemi o preoccupazioni" con Alesi. Nonostante tutto ha sporto comunque denuncia per i danni all'infisso della sua finestra.  Sono finiti in manette con Jean, anche il figlio e l'amico. Una procedura inevitabile per accertare se sono o meno complici del gesto. Wolff nella sua dichiarazione pubblica ha chiosato con queste parole: "Sono abbastanza scettico sull'idea di uno scherzo effettuato alle 22, senza che la persona interessata sappia chi sia, stiamo ascoltando tutti per verificare se non ci sono altri coinvolti". 

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