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GP Belgio, Mattia Binotto sul disastro Ferrari: “Siamo in mezzo alla tempesta, non in crisi”

Il team principal della Ferrari Mattia Binotto dopo la deludente prestazione delle SF-1000 di Sebastian Vettel e Charles Leclerc nel GP del Belgio ammette il pessimo risultato ma non vuole sentir parlare di crisi: “Siamo in mezzo alla tempesta. Non significa essere in crisi. Quello odierno è sicuramente un bruttissimo risultato. Dobbiamo stringere i denti”.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo il deludente risultato della Ferrari nel GP del Belgio, settima prova del Mondiale 2020 di Formula 1, il team principal Mattia Binotto non ha nascosto il proprio disappunto per quanto visto in pista a Spa, ma non vuole sentir parlare di crisi. Nonostante sia Charles Leclerc che Sebastian Vettel siano finiti fuori dalla top 10 in una pista che storicamente ha sempre sorriso alla scuderia del Cavallino, con una SF-1000 in difficoltà nel testa a testa anche con le monoposto delle squadre clienti Alfa Romeo (con Raikkonen finito davanti ad entrambe le rosse) e Haas, e sia stato stabilito un record negativo della storia della casa di Maranello in F1 (mai prima d'ora dopo sette gare la Ferrari aveva raccolto così pochi punti nella classifica costruttori), Binotto ha comunque invitato tutti a stringere i denti assumendosi la responsabilità di quanto avvenuto in questa prima parte di stagione.

La parola crisi secondo me è sbagliata – ha detto infatti il team principal della Ferrari al termine del GP del Belgio ai microfoni di Sky Sport -, quello odierno è sicuramente un bruttissimo risultato, che si inserisce all’interno di una stagione comunque molto difficile, lo sapevamo fin dai test invernali e anche con quello che è successo dopo con la riduzione delle opportunità di poter sviluppare a causa del Covid.

Dobbiamo stringere i denti ha poi proseguito il numero uno della squadra corse del Cavallino –, costruire per il futuro e non c’è dubbio che siamo in mezzo alla tempesta. Non significa essere in crisi. Sappiamo qual è la nostra rotta e dobbiamo cercare di tenerla guardando avanti che è molto importante. Il risultato di oggi è molto deludente, non c’è nulla da dire. Siamo arrivati dove siam partiti. Questa pista richiede efficienza aerodinamica e richiede potenza – ha poi concluso Mattia Binotto –, in questo momento ci mancano entrambe, è inutile nascondersi dietro a un dito”.

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