Formula Uno, il piano per salvare la stagione: partire in Austria a porte chiuse

La domanda è sempre la stessa: quando partirà il Mondiale di Formula Uno? Impossibile dirlo con certezza dopo il rinvio delle prime 9 gare della stagione iridata provocato dall'emergenza coronavirus. Il prossimo appuntamento in calendario – il "primo" in ordine cronologico degli eventi – cadrà il 28 giugno in Francia, sul circuito di Le Castellet ma le probabilità che paddock e box riaprano per ospitare la corsa sono ridotte al lumicino.
Nell'attesa che venga cancellato/rinviato ufficialmente anche il Gran Premio in terra transalpina i vertici della F1 discutono di una formula straordinaria da adottare per salvare la stagione. Una versione ridotta confidando che nelle prossime settimane la morsa dei contagi e la situazione sanitaria in molti Paesi siano allentate.
Ecco perché la nuova ipotesi che ha preso piede in queste ore è correre a porte chiuse il 5 luglio al Red Bull Ring. L'allentamento delle restrizioni alla vita pubblica in Austria potrebbe spostare ai primi di luglio il primo semaforo verde dell'anno. Cosa accadrà in seguito considerato l'appuntamento immediato successivo in Inghilterra dove la diffusione del Covid-19 è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi giorni? L'idea è far sì che a Silverstone si possano correre almeno due gare. Molto dipenderà dall'evoluzione della malattia nel Regno Unito.
Per adesso dall'altra parte della Manica hanno annunciato nella giornata du giovedì un'estensione di tre settimane sul protocollo previsto in materia di distanziamento sociale e blocco alla vita pubblica: una decisione motivata dal fatto che la diffusione del virus non ha ancora raggiunto il picco. Regna l'incertezza e non potrebbe essere diversamente al punto che gli stessi vertici della Formula Uno reputano molto concreta l'opportunità di non dare proprio inizio alla stagione.