2.652 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Formula 1, Mansell: “Oggi i piloti a fine GP sembrano appena usciti dal parrucchiere”

Il campione del mondo del 1992 Nigel Mansell attacca la Formula 1 attuale: «Le morti di Gilles Villeneuve prima e di Roland Ratzenberger e Ayrton Senna poi hanno anestetizzato la F1. Oggi i piloti in macchina neanche sudano: a fine gara sembrano appena usciti dal parrucchiere». “Salvo” solo il connazionale Lewis Hamilton: «Anche ai miei tempi avrebbe fatto bene».
A cura di Michele Mazzeo
2.652 CONDIVISIONI
Immagine

La Formula 1 è diventato uno sport più sicuro rispetto al passato, ma secondo il campione del Mondo del 1992 Nigel Mansell questo lo ha reso anche meno spettacolare. A due settimane dal via del Mondiale 2020, l'ex pilota inglese traccia quindi una netta linea di demarcazione tra la Formula 1 dei suoi tempi e quella attuale che lo stesso Leone d'Inghilterra definisce come «anestetizzata».

Mansell: "Hamilton avrebbe fatto bene anche ai miei tempi, ma oggi in macchina neanche sudano"

«La F1 era uno sport incredibile che ti premiava quando guidavi bene e penalizzava se lo facevi male: ora è cambiato tutto, oltre l'immaginazione – ha dichiarato il classe '53 in una lunga intervista rilasciata al Daily Mail prima di "salvare" solo il connazionale campione in carica-. Lewis Hamilton ai miei tempi avrebbe fatto bene, ma è molto difficile confrontare le epoche – ha proseguito -: prima tanti piloti si rompevano le ossa per un incidente e non potevano continuare la loro carriera, ora fanno errori atroci e non si fanno male. A malapena sudano in macchina: a fine gara è come se fossero appena usciti da un parrucchiere».

"I piloti morivano in pista e questo ti influenzava"

Ma il giudizio sull'attuale circus dell'ex driver di Williams, Ferrari, Lotus e McLaren non si esaurisce qui: «È diverso pure il premio dei punti – ha infatti continuato -: una volta spremevi lacrime, sangue e sudore per i 9 punti della vittorie e ora, che i piloti hanno una via più semplice, ne ottengono 25 . A quei tempi – ha poi aggiunto – le persone morivano regolarmente in pista e questo poteva seriamente influenzare la tua psiche».

Immagine

"La morte di Senna e Ratzenberger ha anestetizzato la Formula 1"

Infine Nigel Mansell ha ricordato tre grandi tragedie della Formula 1 che hanno segnato la sua carriera, la sua vita e anche lo sport che lo ha reso famoso: «Con Gilles Villeneuve ero amico, non dimenticherò mai la tragedia che lo colpì a Zolder: ero nell'abitacolo, l'ho visto volare per aria fuori dalla Ferrari e poi atterrare sulla recinzione – ha raccontato -. Pensai subito che le sue possibilità erano praticamente nulle: è stata la cosa più scioccante cui abbia mai assistito. Ero arrabbiato allora e lo sono ancora – ha ricordato prima di concludere con il ricordo dell'episodio che, a suo dire, ha anestetizzato la Formula 1- . A Imola nel 1994, poi, la morte di Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, uccisi in un terribile fine settimana, fu una catastrofe per il motorsport e lo cambiò per sempre. Nel bene, ma pure nel male perché ha anestetizzato i circuiti di tutto il mondo e questo è un errore».

2.652 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views