È morto Rolando Levoni, lo storico meccanico della Ferrari in Formula 1: era l’ultimo assunto dal Drake

Si è spento a Maranello, all'età di 89 anni, Rolando Levoni, volto storico del reparto corse Ferrari e ultimo meccanico scelto dal Drake in persona. Entrato in azienda nel 1959, ha lavorato per oltre trent'anni nella Scuderia fino al pensionamento, nel 1990, con l'incarico di responsabile delle sospensioni.
Levoni ha vissuto da protagonista l'epopea della Formula 1 targata Ferrari, partecipando a successi indimenticabili come il titolo mondiale del 1979 con la 312 T4 di Jody Scheckter e Gilles Villeneuve, dopo 21 anni di digiuno. Ha lavorato anche al fianco di Niki Lauda, Michele Alboreto e di tanti altri piloti che hanno segnato la storia del Cavallino.

"Purtroppo ci ha lasciato oggi Rolando Levoni, che come meccanico ha trascorso oltre trent'anni nel reparto corse Ferrari", ha ricordato il sindaco di Maranello, Luigi Zironi, sottolineando il suo impegno anche nel Gruppo Meccanici Senior come volontario per la valorizzazione del patrimonio motoristico locale. "Mancherà tanto a tutti noi" chiosa il commosso messaggio.
La sua carriera è costellata di episodi che raccontano un'epoca romantica della Formula 1. Celebre l'aneddoto di Monte Carlo 1979, quando prestò i propri guanti da lavoro a Scheckter, che con quelli ottenne la pole e il giorno dopo vinse gara e mondiale. Un gesto che Levoni amava raccontare con orgoglio.
Colleghi e amici lo ricordano come un professionista meticoloso e leale. "Per Ferrari e per Forghieri ci saremmo gettati nel fuoco – diceva – perché non eravamo semplici dipendenti, ma soldati al fronte. I nostri piloti erano eroi da proteggere".
Anche dopo il ritiro, Levoni è rimasto vicino alla Ferrari, partecipando a eventi, raccontando storie di box e aneddoti con il suo dialetto modenese, lingua franca di un'epoca in cui tutti i meccanici delle Rosse erano "figli della Terra dei Motori". I funerali si terranno sabato 16 agosto alle 9:30 nella chiesa di Gesù Redentore a Modena. Maranello perde così uno degli ultimi custodi della leggenda Ferrari, un uomo che con le sue mani sporche d'olio ha contribuito a far correre e vincere il Cavallino.