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Crolla il castello Ferrari dopo il flop in Arabia Saudita: “Ingegneri basta stron**te!”

La deludente prestazione nel GP dell’Arabia Saudita della Formula 1 2023 fa crollare le certezze del team principal della Ferrari, Frederic Vasseur, riguardo alla SF-23: “Dobbiamo capire perché non andiamo bene, non dobbiamo raccontarci stron**te”.
A cura di Michele Mazzeo
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La gara del GP dell'Arabia Saudita, pur essendo soltanto la seconda del Mondiale di Formula 1 2023, ha già emesso un primo verdetto: la Ferrari è in grande difficoltà e la SF-23 non è una monoposto all'altezza delle aspettative. Le dimissioni del responsabile del concept di questa nuova vettura David Sanchez subito dopo la debacle all'esordio stagionale in Bahrain avevano già fatto scattare un primo preoccupante campanello d'allarme, ma la gara di Jeddah (su una pista che, sulla carta, doveva essere più congeniale alle caratteristiche delle rosse) sembra aver confermato che il problema delle vetture di Leclerc e Sainz (in grossa difficoltà con le gomme a mescola dura) sia strutturale e non legato solo ad un'errata configurazione (come invece aveva lasciato intendere il team principal Frederic Vasseur sia dopo il GP del Bahrain che al termine delle qualifiche sul circuito di Jeddah).

L'esasperazione di Leclerc durante la gara che è sbottato più volte in radio appare un'ulteriore conferma del fatto che non basta "azzeccare" l'assetto nei prossimi gran premi per tornare a duellare con Red Bull o almeno tornare ad essere la seconda forza in griglia (risorpassando le Aston Martin e le Mercedes che in Arabia Saudita sono apparse superiori alle Ferrari).

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E sembrano certificare ciò anche le parole dello stesso numero uno del muretto della squadra del Cavallino dopo la gara saudita che continua comunque ad essere ottimista: "Cerchiamo di mantenere la calma, il mio lavoro è questo, è inutile farsi prendere dalla paura adesso. Qui non è stato tutto da buttare, in certi momenti eravamo migliorati rispetto al Bahrain, il problema vero è cominciato quando abbiamo montato le gomme dure – ha infatti detto il transalpino –. Bisogna restare calmi e capire che cosa stiamo sbagliando. Non è immaginabile una macchina capace di puntare alla prima fila in qualifica che poi in gara non va da nessuna parte" ha poi aggiunto.

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Parlando con alcuni giornalisti nel motorhome Ferrari al termine della seconda corsa stagionale Vasseur ha poi però ammesso che finora a Maranello ci si è incaponiti a perseguire soltanto la direzione intrapresa lo scorso anno e non si sono valutate soluzioni alternative e altre strade da percorrere per rendere la macchina più performante. Il francese si è visto crollare improvvisamente quel castello di ottimismo che fin dalla presentazione ufficiale aleggiava intorno alla nuova monoposto e dopo la gara si è sfogato: "La prima cosa che chiederò agli ingegneri? Non raccontiamoci stron**te. La cosa più importante in situazioni come queste è capire perché non andiamo bene, non dobbiamo raccontarci stron**te. Dobbiamo cambiare, scoprire dove stiamo sbagliando, e spingere. Basta parole, basta discorsi" ha difatti detto il team principal secondo quanto riporta il Corriere della Sera.

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Evidente dunque che, nonostante il parziale dietrofront fatto subito dopo ("Il potenziale della macchina è buono, forse non abbastanza quanto quello della Red Bull, ma non riusciamo a sfruttarlo se non in alcuni momenti" ha poi aggiunto) il passo indietro della Ferrari a Jeddah ha colto di sorpresa anche lui e che a Maranello si è ancora lontani dal trovare una soluzione.

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