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Covid 19

Coronavirus, GP d’Australia: Hamilton e gli altri piloti in volo con le mascherine

I piloti di Formula 1 sono arrivati a Melbourne per il GP d’Australia che aprirà il Mondiale 2020. Misure di sicurezza speciali per loro a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus: Lewis Hamilton e colleghi durante il volo hanno infatti indossato le mascherine per portare al minimo le possibilità di contagio. Procedure extra per chi è arrivato dall’Italia (tecnici Ferrari e Alpha Tauri in particolare): controllo della temperatura in aeroporto e tampone per chi supera i 37,5°.
A cura di Michele Mazzeo
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Lewis Hamilton in viaggio per Melbourne con la mascherina (da Instagram)
Lewis Hamilton in viaggio per Melbourne con la mascherina (da Instagram)
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Tutto pronto in Australia per il debutto del campionato Mondiale di Formula 1 2020. Come confermato dagli organizzatori del GP, tutto si svolgerà come da programma iniziale con le monoposto, i piloti e  la maggior parte dei tecnici delle varie Scuderie sono arrivati a Melbourne nelle ultime ore. A causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus (qui gli aggiornamenti con le ultime notizie in tempo reale) però tutti si sono dovuti attenere ad alcune misure di sicurezza particolari sia durante il viaggio che all’arrivo in aeroporto.

Lewis Hamilton e gli altri piloti in volo verso Melbourne con la mascherina

I piloti sono arrivati a Melbourne fra venerdì e domenica sera per avere il tempo di  adattarsi al fuso orario australiano e smaltire la stanchezza. Come mostrato dal pilota Mercedes Lewis Hamilton in una storia sul proprio profilo Instagram (foto in copertina), tutti hanno viaggiato con la mascherina per limitare le eventuali possibilità di contagio. Normali controlli invece al momento dell’ingresso nell’aeroporto anche per Sebastian Vettel, partito dalla Svizzera, e Charles Leclerc, partito da Monaco.

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Procedure extra per gli italiani: controllo della temperatura e tampone per chi supera i 37,5°

Procedure extra per chi è arrivato invece dall’Italia e dagli altri Paesi (Cina, Corea del Sud, Giappone e Iran su tutte) dove si sono registrati numeri elevati di contagi al CoVid-19. Ad attenderli all’aeroporto di Avalon infatti il controllo della temperatura corporea. In caso di riscontro al di sotto dei 37,5 gradi viene consegnato un foglietto che ricorda le istruzioni da seguire in caso di sintomi da influenza. Chi invece supera i 37,5° è costretto a prolungare la propria permanenza in aeroporto di alcune ore per eseguire ed analizzare il test con il tampone.

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