Cambiano (ancora) le regole del prossimo mondiale di Formula 1: novità per GP con Sprint, team e test

Il mondiale 2025 si è chiuso con il primo titolo di Lando Norris, ma in Formula 1 i fari sono già puntati sul 2026. A Tashkent il Consiglio Mondiale FIA ha approvato l'ennesimo pacchetto di modifiche al regolamento F1 2026, ritoccando sia le norme sportive sia la struttura stessa del codice che governa il campionato.
Cuore della rivoluzione resta il nuovo tecnico: monoposto più leggere e compatte, Power Unit ibrida con ripartizione quasi 50/50 tra motore endotermico ed elettrico, carburanti al 100% sostenibili e aerodinamica attiva al posto dell'attuale DRS. L'obiettivo dichiarato è avere gare più combattute con vetture meno dipendenti dall'effetto suolo e con gestione dell'energia centrale nello stile di guida.
Per reggere questo cambio di passo, la FIA ha ridisegnato l'architettura del nuovo regolamento di Formula 1: sei sezioni (dalle Disposizioni generali – Sezione A ai regolamenti sportivi, tecnici, finanziari per team e motoristi e operativi) che dovranno evitare sovrapposizioni e zone grigie, replicando il modello più rigido già visto per il budget cap.

Sul fronte sportivo, il pacchetto più visibile riguarda i weekend Sprint. Dopo i casi-limite di Miami e Austin, dove una bandiera rossa in FP1 ha bruciato quasi tutto il tempo di pista a squadre e piloti, la FIA ha deciso che dal 2026 la sessione potrà essere estesa se l'interruzione arriva prima del 45° minuto, così da garantire comunque un'ora piena di prove prima che si entri in regime di parco chiuso.
Sempre nelle Sprint Qualifying, le limitazioni sugli pneumatici da asciutto resteranno in vigore anche se la sessione viene dichiarata bagnata: niente più "scappatoie" con set extra di soft, ma uso obbligato delle mescole prescritte (medie in SQ1 e SQ2, soft in SQ3), per evitare squilibri di gomme nel resto del weekend. In pista, nel 2026 i team potranno contare su 60 membri di personale operativo, due in più del limite attuale, per gestire una generazione di monoposto più complessa.
Capitolo test: per accompagnare l'esordio delle nuove vetture la stagione 2026 avrà tre sessioni di prove invernali (un primo shakedown a Barcellona a porte chiuse, poi due test in Bahrain), prima del ritorno alla singola sessione unica dal 2027 in chiave contenimento costi.
"Per la prima volta in 15 anni, c'è stata una lotta a tre per il titolo decisa all'ultima gara. E che gara è stata. Questa battaglia durata un anno è stata una conclusione perfetta per l'attuale ciclo tecnico, mentre guardiamo con entusiasmo ai significativi cambiamenti che arriveranno nel 2026″, ha ricordato il presidente FIA Mohammed Ben Sulayem, legando la volata a tre del 2025 all'ingresso della Formula 1 in una nuova era regolamentare.