Bagnaia ha un dubbio su Ducati dopo la disastrosa stagione in MotoGP: “Non so se hanno capito”

La stagione disastrosa di Pecco Bagnaia si è chiusa esattamente come era cominciata: tra difficoltà tecniche, mancanza di feeling con la moto e un nuovo episodio che riassume il suo 2025 da dimenticare. A Valencia, nella corsa conclusiva del campionato MotoGP, il piemontese è finito a terra dopo poche curve, centrato da Johann Zarco in un contatto che lui stesso ha definito un semplice "incidente di gara". Un epilogo perfettamente coerente con un Mondiale in cui con la Desmosedici GP25 non si è mai espresso al livello atteso, mentre il suo compagno di team Marc Marquez con quella stesa moto dominava.
L'immagine di Bagnaia appoggiato al muretto dei box, visibilmente scosso, restituisce meglio di qualsiasi parola il peso di un anno in cui non è mai riuscito ad adattarsi alla moto. Lo ha ribadito anche davanti ai microfoni di DAZN: "È stato tutto difficile, non mi sono mai sentito a mio agio con quella moto". Una frase che sintetizza mesi di frustrazioni e che continua a produrre interrogativi pesanti sul rapporto tecnico con Ducati, già alimentati dalle ultime uscite pubbliche del team manager Davide Tardozzi.
La caduta di Valencia chiude una serie nera fatta di ritiri, mancanza di competitività e un feeling mai ritrovato. È qui che emerge il punto centrale: Bagnaia non è certo che il team abbia realmente compreso le sue esigenze. "Non so se mi hanno capito, vedremo martedì", ha ammesso parlando ai microfoni di DAZN Spagna, indicando nel test post-gara l'unica occasione per indirizzare il lavoro verso il 2026.
Il tre volte campione del mondo sa che un solo giorno di prove non basterà a risolvere la crisi, ma diventa fondamentale almeno individuare una direzione tecnica chiara, quella che finora nel suo caso è mancata. Il dubbio sull'ascolto ricevuto in Ducati pesa, e potrebbe diventare un tema centrale della prossima stagione.

Sul possibile intervento sulla moto, Bagnaia non si sbilancia: "Dobbiamo lavorare e vedere se le cose migliorano". Nessuna certezza, nessun indizio. Solo la volontà di ripartire: "Non mi arrendo mai, mai" ha difatti chiosato mostrando comunque un pizzico di ottimismo.
Il 2026 per lui sarà inevitabilmente un anno spartiacque. Un'altra stagione come questa metterebbe a dura prova un rapporto che finora ha portato tanti successi. Per questo il test di Valencia rappresenta molto più di un semplice collaudo: è il primo, decisivo tentativo di capire se Bagnaia e la Ducati possono ancora ritrovarsi.