Michael Matthews rivive il dramma in allenamento: “Coaguli nei polmoni, ancora due giorni e sarei morto”

Il ciclista australiano Michael Matthews quest'estate ha rischiato la vita per un allenamento in alta quota, per il quale ha sfiorato un vero e proprio dramma fatale. A riviverlo è stato lo stesso corridore, alla vigilia del Gran Prix in Quebec di sabato, che ha ancora impresso nella mente le parole dei medici che lo hanno salvato: "Ancora un paio di giorni in strada e sarei morto".
Matthews ha rischiato di morire: "I medici mi hanno detto, ancora una paio di giorni e…"
Un classico ritiro in alta quota, d'estate. Così si era preparato Michael Matthews, 34enne australiano che corre per il Team AlUla e che si è ritrovato improvvisamente in un letto di ospedale, ricoverato d'urgenza anziché in sella a dar man forte ai propri compagni di squadra: "Da un giorno all'altro mi sono ritrovato in un letto in Svizzera dove mi hanno fatto un esame e hanno scoperto dei coaguli di sangue nel corpo. Hanno fatto delle scansioni e hanno scoperto che erano nei polmoni. I medici mi hanno guardato e mi hanno detto: ancora un paio di giorni di allenamento e non ce l'avresti fatta".
Il dolore, la fatica, la caduta dalla bici: "Credevo fosse una semplice allergia"
I problemi per Matthews erano iniziati durante le sedute in strada ma l'australiano era convinto fossero figlie dello stress, della fatica, delle tossine da smaltire a inizio preparazione e a situazioni contingenti: "Ero alla prima settimana e mezza del mio ritiro di tre settimane e iniziavo a non respirare bene. Ho sentito un dolore acuto e lancinante al petto ma ho continuato ad allenarmi. Pensavo che fosse allergia: c'era gente che tagliava l'erba e questo mi provoca delle brutte allergie". Poi, la tragedia sfiorata: "Alla fine del ritiro ho dovuto fare un ultimo grande sforzo, ma non ci sono riuscito", racconta alla rivista britannica Rouleur. "Mi sentivo stordito e sono anche caduto dalla bici, in salita. Così abbiamo smesso di allenarci, siamo andati in ospedale…"
Matthew e il lento recupero: "Goi trascorso tre mesi sotto anticoagulanti"
Non è un caso che il calendario di corse cui ha partecipato nel 2025 è stato rivisto e corretto e le prestazioni non sono state di certo all'altezza: "Ho trascorso diversi giorni in ospedale per ulteriori analisi e poi ho trascorso tre mesi sotto anticoagulanti" ha ricordato. Ora, però, il peggio sembra essere passato con Matthews che ha ripreso via via la migliore forma fisica lasciandosi alle spalle l'embolia polmonare. Per la quale però, oramai, è sempre monitorato costantemente.