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Tour de France 2023

Le voci sul ritiro di van Aert animano il Tour, ma sono una clamorosa bufala: “Ne sapete più di me”

A creare scompiglio al Tour, le dichiarazioni di Mattias Skjelmose: “Wout ha deciso di ritirarsi”. Nulla di più falso. A smentire tutto lo stesso van Aert: “C’è chi ne sa evidentemente più di me e gli piacerebbe che io mi ritirassi, ma non è così”. Poi, le scuse ufficiali del danese della Lidl-Trek.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non c'è un giorno di pace al Tour de France e così la seconda settimana di corse, quella che spingerà il gruppo verso la prova delle Alpi, si anima improvvisamente anche di voci incontrollate attorno ad uno dei suoi principali protagonisti, i belga Wout van Aert. Non ha ancora vinto una tappa, ma il corridore della Jumbo-Visma è stato tra i protagonisti di questa prima parte della Grande Boucle, sempre al centro degli attacchi, bravissimo scudiero della maglia gialla Vingegaard. E di giallo si è tinto il dopo tappa di Issoire.

Da sempre il Tour si anima di tantissime voci e indiscrezioni che alimentano la corsa, ma alcune a volte sfuggono dal controllo di chi le diffonde e così nascono alcuni casi che poi finiscono a creare anche confusione nel gruppo. Ne è un esempio la notizia diffusa martedì mattina da parte della televisione danese che attraverso un'intervista al capitano della Lidl-Trek, Mattias Skjelmose ha fatto rimbalzare la notizia di un imminente ritiro dal Tour da parte di van Aert. Il motivo? L'imminente nascita del secondogenito.

Il capitano della Lidl-Trek, Mattias Skjelmose in azione nella sesta tappa del Tour 2023
Il capitano della Lidl-Trek, Mattias Skjelmose in azione nella sesta tappa del Tour 2023

Il classico fulmine a ciel sereno che ha scombussolato appassionati e addetti ai lavori alla vigilia della 10a frazione, visto che il belga appare tutt'altro che intenzionato a lasciare la Grande Boucle, dimostrando di essere ancora una volta tra i migliori interpreti della classica a tappe più famosa al mondo. Eppure, le parole in diretta TV di Skjelmose, fresco vincitore del Giro di Svizzera, sono state più che chiare: "Ho sentito voci da alcuni addetti ai lavori secondo cui domani tornerà a casa, quindi è per questo che penso che la Jumbo-Visma proverà a fare qualcosa oggi in gara". Poi la gara, sul percorso ricco di saliscendi verso Issoire, dove lo stesso van Aert è stato protagonista di una mini fuga con l'avversario di sempre, Van der Poel.

Subito dopo l'arrivo, che ha visto la vittoria di Pello Bilbao, l'attenzione dunque era rivolta anche verso il campione belga avvisato dalle indiscrezioni sul proprio immediato futuro. "Per fortuna l'addetto stampa della Jumbo-Visma mi ha avvisato di queste dichiarazioni" ha sottolineato poi nelle dichiarazioni post gara. "Altrimenti sarei arrivato qui totalmente impreparato sull'argomento". E l'argomento è il suo ritiro per l'imminente parto della moglie. Non è un segreto che van Aert aspetta la nascita del secondogenito e che non ha alcuna intenzione di perderla ma è pur vero che l'evento accadrà solamente negli ultimi giorni di luglio.

"Quello che ha detto Skjelmose non ha davvero alcun senso" ha sottolineato van Aert. "È la prima volta che sento parlare di questa opzione per domani nei miei confronti, si vede che c'è chi ne sa più di me su quello che farò". Poi la stoccata dritta al danese e al suo Team, la Lidl-Trek: "Forse Skjelmose vorrebbe che io lasciassi il Tour. Non sapevo nulla di queste chiacchiere e sono stato avvisato via radio poco prima dell’arrivo. Ho chiamato subito mia moglie che mi ha rassicurato sullo stato della sua gravidanza. Non ho idea da dove quel ragazzo l'abbia preso una simile informazione visto che io e lui non abbiamo mai parlato. Gli chiederò perché ha fatto quelle dichiarazioni"

Meno divertita è stata la Jumbo-Visma, la squadra di van Aert che non ha per nulla gradito il finto caso attorno al suo ciclista: "Credo che Skjelmose dovrebbe anche informarci su quale volo prenderà Wout, così almeno sapremo quando lasciarlo all'aeroporto". La frase tra il serio e il faceto è arrivata direttamente da Grischa Niermann il direttore sportivo Jumbo-Visma evidentemente infastidito per la vicenda. "Forse alcuni corridori vogliono che Wout se ne vada perché rende le gare troppo difficili" ha proseguito Nuermann. "Wout lascerà il Tour per assistere al parto della moglie? Tutto è possibile ma al momento resterà con noi fino a Parigi. Se poi dovesse andar via, nessun problema: tutti vorrebbero avere un corridore come Van Aert anche solo per due giorni".

Le scuse di Skjelmose: "Ho detto una stupidata"

Dopo il polverone alzatosi in queste ore, sulla questione è intervenuto anche Mattias Skjelmose rettificando quanto detto ieri. Prima della tappa odierna, il danese ha precisato il proprio errore: "Durante la riunione tecnica di ieri avevo sentito questa possibilità poi in diretta TV, rispondendo alle domande su come si sarebbe sviluppata la tappa ho parlato della tattica della Jumbo-Visma, inserendo il nome di Wout. Ho detto una stupidata, capisco che le mie parole possano averli innervositi e irritati. Ho subito mandato un messaggio di scuse, lo cercherò anche all'inizio della frazione odierna. Non volevo creare tutto questo trambusto". 

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