I manifestanti nelle frequenze radio della Vuelta, parte una canzone: “Lunga vita alla Palestina”

Ancora una volta la Vuelta torna a fare parlare di sé non per le sue vicende sportive ma per le continue proteste e manifestazioni degli attivisti ProPal che oramai hanno preso l'intera scena della cronaca internazionale. Ai boicottaggi, ai tentativi di non far partire le tappe, alle invasioni in strada facendo cadere i ciclisti, adesso si è aggiunto un nuovo livello della contestazione nei confronti della Israel Premier Tech che corre il Giro spagnolo. Durante lo svolgimento della 12a tappa si sono impossessati per alcuni istanti della frequenze ufficiali di Radio corsa dove hanno lanciato una canzone di propaganda.
La Premier Tech toglie la scritta "Israel" ma gli attivisti non si fermano alla Vuelta
Proprio nel giorno in cui la Israel Premier Tech ha anticipato di gran lunga la dichiarazione sul 2026, decidendo di togliere immediatamente la scritta "Israel" dalle proprie maglie ufficiali, nel tentativo di lenire la pressione degli attivisti che stanno mettendo in ginocchio il ciclismo, assalendo la Vuelta con una seria oramai quotidiana di boicottaggi e manifestazioni, si è registrato l'ultimo tentativo, riuscito, nel creare scompiglio durante la corsa, entrando nelle frequenze ufficiali della Radio che segue il Giro e attraverso cui arrivano le comunicazioni a ciclisti e team.

I manifestanti prendono possesso delle frequenze radio sulle note di "Lunga vita alla Palestina"
Per alcuni istanti tutti non hanno più sentito alcun messaggio da parte della Direzione di gara o i team radio tra ammiraglie o corridori. Sulle frequenze radio è passato prima del silenzio e poi sono risuonate le note di una canzone. Ben precisa e particolare: "Lunga vita alla Palestina", un brano iconico del gruppo arabo-svedese Kofia, composta nel 1978, che rappresenta un inno alla lotta del popolo palestinese contro il colonialismo e per la sua causa. L'intrusione nell'etere è durata solamente pochi secondi ma non è passata inosservata, finendo per far parlare ancora di sé gli attivisti ProPal che hanno raggiunto così un nuovo livello di protesta.