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Giro d’Italia 2019, Ackermann beffa Viviani in volata e vince la seconda tappa

Appuntamento con la prima vittoria italiana rimandato al Giro d’Italia 2019. A trionfare nella seconda tappa della 102a edizione della corsa in rosa, la Bologna-Fucecchio di 205 km, è stato il tedesco Pascal Ackermann. Il classe 1994 del team Bora-Hansgrohe ha beffato in volata l’azzurro Elia Viviani, con l’australiano Caleb Ewan terzo. La maglia rosa del leader della classifica generale resta sulle spalle dello sloveno Primoz Roglic che si è aggiudicato la cronometro d’apertura a Bologna.
A cura di Marco Beltrami
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Appuntamento con la prima vittoria italiana rimandato al Giro d'Italia 2019. A trionfare nella seconda tappa della 102a edizione della corsa in rosa, la Bologna-Fucecchio di 205 km, è stato il tedesco Pascal Ackermann. Il classe 1994 del team Bora-Hansgrohe ha beffato in volata l'azzurro Elia Viviani, con l'australiano Caleb Ewan terzo. La maglia rosa del leader della classifica generale resta sulle spalle dello sloveno Primoz Roglic che si è aggiudicato la cronometro d'apertura a Bologna.

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Ackermann vince la seconda tappa del Giro d'Italia 2019, beffato Viviani

Dopo la crono d'apertura, è andata in scena la seconda tappa del Giro d'Italia 2019 da Bologna a Fucecchio (Firenze) per un totale di 205 chilometri. La gara dedicata a Gino Bartali e Indro Montanelli è stata contraddistinta dalla pioggia. Dopo una prima fuga da parte di 8 battistrada capaci di guadagnare fino ad un massimo di 3′ di vantaggio, c'è stato un ulteriore strappo da parte di 3 atleti, ovvero Ciccone, Bidard e Owsian ai quali a 40 chilometri dal traguardo si è aggiunto anche Frapporti. A poco a poco però il gruppo si è ricompattato in vista di un finale ad andatura velocissima. Arrivo in volata e vittoria di Ackermann, abile a battere Elia Viviani e Caleb Ewan. Nessun cambio al vertice della classifica generale, con la maglia rosa che resta sulle spalle dello sloveno della Jumbo-Visma Primoz Roglic.

Roglic maglia rosa, lancia la sfida a Viviani e Yates

Queste le parole del vincitore nel post gara ai microfoni di Rai Sport: "Sono davvero felice per questa vittoria: la mia squadra oggi ha lavorato alla grande. Ho aspettato che partisse qualcuno; poi ai meno 250 metri ho visto che non scattava nessuno e ho deciso di aprire io la volata, per anticipare Viviani. Per fortuna ho tenuto bene e ho vinto questa splendida volata". Soddisfazione anche per la maglia rosa Roglic che lancia la sfida a Viviani e Yates: "E' stata una tappa difficile. Prima la pioggia, poi il finale con percorso ‘nervoso': comunque è andata bene. Le squadre dei velocisti volevano portare i propri uomini allo sprint finale e così per il mio team è stato più semplice ‘controllare'. Nibali? E' un grande campione: spero di fare una bella battaglia con lui in questo Giro. Simon Yates? C'e' grande rispetto per tutti ma paura di nessuno".

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