Davide Formolo deve operarsi per un banale incidente domestico: “Colpa di una tazza da tè”

L'infortunio capitato a Davide Formolo è surreale e conferma che puoi nulla davvero quando la malasorte a si mette di traverso. Al punto che anche una comunissima tazza da tè può essere fatale. Proprio così, il corridore s'è fatto male mentre preparava la bevanda. E ancora impreca per il dolore provato oltre che per le conseguenze fastidiose: dovrà perfino sottoporsi a un intervento chirurgico per ricomporre la lesione all'alluce che s'è procurato per un gesto maldestro, di cui lui stesso ha parlato condividendo un post su Instagram. Tendine danneggiato: morale della favola, sei settimane di stop e un processo di riabilitazione da riaffrontare prima di inforcare di nuovo la bici e i pedali. Il ciclista italiano della Movistar è costretto a rispondere "assente" alla convocazione del Team spagnolo per la preparazione pre-stagionale: si unirà più tardi, tra un mese circa alla squadra (non prima degli inizi del 2026) a causa di quell'incidente domestico tanto insolito quanto incredibilmente sfortunato.

L'incidente sfortunato di Formolo, come s'è fatto male
Formolo ha chiarito sui social cosa gli è successo. E a leggere la sua versione dei fatti sì ha l'idea del fato avverso. "La vita è strana – si legge nell'incipit -. Percorri circa 30.000 chilometri all'anno su strade con camion che ti sorpassano a due centimetri dal manubrio. Scivoli giù per discese bagnate e sconosciute come un kamikaze e, all'improvviso, una tazza di tè ti cade sul piede e ti fa un piccolo taglio…". Altro che semplice ferita, gli è successo di peggio. "All'inizio non sembrava molto, ma ho notato che non riuscivo a sollevare l'alluce. Quindi, un intervento chirurgico per suturare il tendine e sei settimane di lunga riabilitazione".
Tre anni fa lo "scontro" con un cinghiale
Nel 2022 Formolo correva all'ombra di Pogacar, indossando la maglia dell'UAE Emirates. E anche allora fu protagonista, suo malgrado, di un incidente molto particolare. Percorreva una discesa a 60 km/h e finì addosso a un cinghiale. Anzi, per la precisione, fu l'animale a prenderlo di mira e a speronare al ruota anteriore della bici. "Voleva mangiarmi…", disse ironicamente a margine di quella sessione di allenamento conclusa con lividi, contusioni e altri acciacchi per il trauma subito a causa della caduta. "Non ho potuto farci nulla e ha sbattuto la testa sulla mia ruota anteriore, ritrovandomi a terra". Questa volta la colpa è stata di un tazza da tè.