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Giro d'Italia 2024

Ciccone, nervi saldi e muscoli d’acciaio al Giro d’Italia: solo sul traguardo di Cogne

Giulio Ciccone della Trek Segafredo ha dominato e vinto la 15sima frazione del Giro d’Italia. Si tratta della terza vittoria di tappa per un italiano, la terza anche per l’abruzzese. Invariate le prime posizioni della classifica generale: Carapaz conserva sulle spalle la maglia rosa con un vantaggio di 7″ su Hindley e 30″ su Joao Almeida.
A cura di Maurizio De Santis
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Il gesto di Giulio Ciccone al momento dell'arrivo al traguardo di Cogne. Il ciclisa della Trek-Segafredo toglie gli occhiali e li lancia verso il cielo.
Il gesto di Giulio Ciccone al momento dell'arrivo al traguardo di Cogne. Il ciclisa della Trek-Segafredo toglie gli occhiali e li lancia verso il cielo.
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Solo al comando e in fuga. Solo sulle strade in salita che affronta come se nelle gambe avesse la trazione integrale. Giulio Ciccone ha vinto la quindicesima tappa del Giro d'Italia che ha spinto il lungo serpentone della Corsa Rosa da Rivarolo Canavese a Cogne. "È la vittoria più bella della mia carriera", dice a caldo e con il fiatone poco dopo il trionfo tra le ali della folla. Battuti Buitrago, Hugh Carthy, Pedrero e Rui Costa. È il terzo successo italiano in questa edizione dopo quelli di Alberto Dainese a Reggio Emilia e di Stefano Oldani a Genova. Un esito che lascia invariate le prime posizioni della classifica generale: Carapaz conserva sulle spalle la maglia rosa con un vantaggio di 7″ su Hindley e 30″ su Joao Almeida.

La svolta a 20 chilometri dal traguardo. Ciccone aveva fatto le prove generali di scatto nel corso della gara. Staccava e poi saggiava la reazione del gruppo. Si stava preparando all'affondo decisivo, al momento in cui avrebbe alzato il ritmo della pedalata e i "giri del motore" mulinando le gambe sui pedali con straordinaria frequenza. Colpo su colpo, senza sosta, con tutta la determinazione e l'energia che ha in corpo. Trascina dietro di sé un gruppo di 27 corridori ma, a 20 km dal traguardo, attacca e lascia tutti alle spalle.

Fuga solitaria. A 14 chilometri dall'arrivo Ciccone ha acquisito un vantaggio sufficiente abbastanza da infondergli serenità e spinta necessari per reggere anche alla pressione emotiva. È al comando con 1'05" su Carthy e Buitrago. Guillaume Martinè il capofila di una pattuglia distante 5′, con la maglia rosa e i concorrenti di classifica in ritardo addirittura di 6'40". A 10 km dall'arrivo a Cogne, i giochi sono (quasi) fatti: il gruppo s'è sgranato e alle spalle dell'italiano c'è solo Buitrago (+1'08" di ritardo). L'entrata nel centro abitato di Cogne scandisce il conto alla rovescia, ancora un piccolo sforzo poi Ciccone può esultare lanciando gli occhiali verso il cielo appena tagliato il traguardo. Lunedì riposo, si riprende martedì con la 16a tappa, Salò – Aprica (202 km).

L'ordine d'arrivo della 15a tappa

1. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) 4h37’41”
2. Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) a 1’31”
3. Antonio Pedrero (Movistar) a 2’19”
4. Hugh Carthy (EF Education-EasyPost) a 3’09”
5. Martijn Tusveld (DSM) a 4’36”
6. Luca Covili (Bardiani-CSF-Faizanè) a 5’08”
7. Natnael Tesfazion (Drone Hopper-Androni Giocattoli) a 5’27”
8. Bauke Mollema (Trek-Segafredo) s.t.
9. Gijs Leemreize (Jumbo-Visma) s.t.
10. Guillaume Martin (Cofidis) a 6’06”

La nuova classifica generale

1. Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) 58h21'28"
2. Jai Hindley (Bora-hansgrohe) +7″
3. Joao Almeida (UAE Team Emirates) +30″
4. Mikel Landa (Bahrain-Victorious) +59″
5. Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert) +1'01"
6. Pello Bilbao (Bahrain-Victorious) +1'52"
7. Emanuel Buchmann (Bora-hansgrohe) +1'58"
8. Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) +2'58"
9. Juan Pedro Lopez Perez (Trek-Segafredo) +4'04"
10. Guillaume Martin (Cofidis) +8'02"

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