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Capolavoro di van Baarle alla Parigi Roubaix 2022: vince in solitaria e beffa i migliori

Impresa dell’olandese che stacca tutti a 30 dall’arrivo e non si fa più riprendere. Van Aert solo secondo, staccato e sconfitto van der Poel. Male Ballerini e Ganna frenati dalla sfortuna tra forature e problemi meccanici.
A cura di Alessio Pediglieri
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Cinque ore e 37 minuti che hanno consacrato alla Parigi Roubaix 2022 l'olandese Dylan van Baarle che ha sorpreso tutti negli ultimi 30 chilometri prendendosi la fuga giusta e seminando sul pavè tutti gli avversari, compresi i favoritissimi van Aert e van der Poel, con il campione del Belgio che nella volata di consolazione per il podio strappa il secondo posto davanti a Kung e Mohori.

Sonny Colbrelli non c'è alla partenza e il suo pettorale numero 1 viene indossato da Philippe Gilbert che è alla sua ultima partecipazione, visto che si ritirerà al termine di questa stagione. L' assenza  è pesante perché fu proprio Colbrelli l'eroe dell'ultima Parigi Roubaix quando malgrado il fango e la pioggia dell'anno scorso, riuscì a strappare un successo epocale. Oggi, bloccato per problemi cardiaci, sarà solamente spettatore della classica delle pietre.

L'edizione 2022 parte subito fortissimo con il primo tratto che vede già iniziare la bagarre ancor prima dei settori di pavè. Dopo 100km scarsi sfruttando il molto vento presente, il gruppo si spezza in due creando i primi problemi per due big, van Aert e van der Poel che rimangono indietro. L'Ineos e Filippo Ganna protagonisti dello strappo, anche se il campione italiano è vittima di una doppia fermata obbligata a causa di una foratura prima e di un problema meccanico poi.

La seconda decisiva spaccatura arriva nella foresta di Aerengberg, dove parte il nuovo attacco che ha fatto la differenza con 3 uomini in fuga che a 50 km dall'arrivo vantando oltre un minuto e 30 di vantaggio. Un divario che diminuisce con il tentativo di rientro del gruppo capitanato da van Aert che prova a rientrare sul gruppetto guidato da Mohoric. Per l'Italia intanto continua la sfortuna: Ganna è in ritardo, Ballerini fora in un tentativo di fuga, Trentin viene coinvolto in una caduta (tra le tante) su un tratto di pavè.

Scatta così la sfida tra i due campioni che alla vigilia si sarebbero dovuti giocare la vittoria: van Aert, al debutto dopo il Covid e van der Poel. Sono loro che monopolizzano le attenzioni di tutti nei 40 chilometri finali. Il campione belga fa fronte anche la classica foratura ma riesce senza problemi a rientrare nell'inseguimento a Mohoric che guida la corsa e che a sua volta buca.  Ma le schermaglie sono solo all'inizio e mentre van Aert e van der Poel si controllano a vicenda è proprio Mohoric con altri tre corridori a prendere l'iniziativa riconquistando oltre 30 secondi di vantaggio a 20Km dall'arrivo.

Van der Poel si fa beffare nel tratto finale ed è  costretto a un recupero pazzesco e impossibile sui due gruppetti di testa, pagando oltre un minuto. Meglio van Aert che è a soli 40 secondi dal battistrada che è scappato via, Van Baarle che riesce nell'impresa più grande, vincendo la Parigi Roubaix 2022.

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