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Vlahovic si presenta alla Juve con personalità: “La maglia numero 7 non significa niente”

Dusan Vlahovic si è presentato alla Juventus mostrando subito grande personalità. L’attaccante serbo indosserà la maglia che apparteneva a Cristiano Ronaldo: “La numero 7 non significa niente”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La presentazione di Dusan Vlahovic come nuovo giocatore della Juventus è stato l'ultimo atto formale dell'arrivo dell'attaccante serbo in bianconero prima di vederlo all'opera in campo con la squadra di Massimiliano Allegri. C'era grande curiosità di sentire le sue prime parole da nuovo calciatore della Vecchia Signora e di certo Vlahovic non si è sottratto dal dare risposte piuttosto particolari. Prima di rispondere alle domande dei giornalisti, ha fatto un lungo saluto alla Fiorentina, ai vari direttori sportivi che si sono susseguiti negli anni come Corvino e Pradé ma anche Joe Barone e i presidenti Della Valle e Commisso.

Poi un saluto speciale: "Vorrei soprattutto nominare mister Italiano che è stato con me fino all'ultimo momento e vorrei mandargli un grande in bocca al lupo – ha detto – Ma anche il mister Prandelli che ha fatto tantissime cose per me e lo ringrazierò per sempre". Oltre a ringraziare la Juve per l'investimento fatto, a Vlahovic è stato subito chiesto perché avesse scelto proprio la numero 7 che apparteneva fino a qualche mese a Cristiano Ronaldo. "La 7 non rappresenta niente, tutti i numeri nella Juve sono importanti – ha detto l'attaccante serbo – l’ho scelta perché era la più vicina alla 9″.

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Nessun riferimento a Cristiano Ronaldo dunque e nessuna pressione nel dover indossare la maglia del portoghese in bianconero: "Tutte le maglie della Juve pesano da 1 a 100 ma io sono arrivato qui per aiutare i compagni, mettermi a disposizione del mister, di aiutare tutti insieme e arrivare agli obiettivi – ha sottolineato ancora il giocatore – Il numero non è importante, la cosa importante è la determinazione e la dedizione. Le altre cose non mi interessano, voglio solo vincere che è la cosa più importante". Nel corso della conferenza stampa c'è stato anche il tempo per parlare della scelta della Juve nonostante le altre offerte sul mercato: "Si parlava tanto di offerte dall'estero ma la scelta della Juve è stata facile, nel dna della Juve c'è il fatto di combattere e di non mollare mai e di soffrire quando c'è da soffrire – ha aggiunto – Questo fa parte anche della mia mentalità ecco perché la scelta non è stata difficile".

Vlahovic ha sottolineato l'importanza del lavoro costante spiegando che la sua vita ruoti tutta attorno al calcio:  "Il calcio è nei miei pensieri tantissimo". Tanta emozione particolare per l'esordio in Champions, Vlahovic non vede l'ora: "Sarà un’emozione unica giocare in Champions però devo trovarmi pronto e se mister deciderà, debutterò". L'attaccante serbo ha già capito qual è la mentalità della Juventus: "Io sono alla Juve e non ci sono scuse, la Juve non aspetta nessuno e io devo farmi trovare pronto fin da subito"Vlahovic-Dybala, la coppia d'attacco della Juve fa già sognare i tifosi bianconeri. "Non l'ho ancora incontrato ma è un grandissimo giocatore e deciderà il mister chi giocherà e chi no, sono disposto a tutto – ha detto – Qui ci sono tanti campioni come Morata, Bernardeschi, Kean".

La Juventus come un punto di svolta incredibile della sua carriera, Vlahovic stenta a crederci: "Non sono ancora consapevole di quello che stava accadendo attorno a me – ha detto – Ad oggi mi sembra assurdo. Sono arrivato in un club glorioso al mondo, sto provando grandi emozioni e cercherò di comportarmi in modo esemplare e di fare il mio meglio". Ultima battuta su Cristiano Ronaldo e la possibilità che Vlahovic possa andare a vivere proprio nella lussuosa villa in collina lasciata libera dal fenomeno portoghese: "Sto cercando una casa ma non sarà quella di Cristiano sicuramente, io devo essere umile e queste cose fuori campo non mi interessano, ho voglia solo di campo e migliorare giorno dopo giorno. Le altre cose non sono importanti".

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