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Van Ginkel in campo dopo quasi 3 anni fermo per infortunio: “Torno a fare ciò che amo”

Marco Van Ginkel è tornato in campo con la maglia del PSV dopo quasi 1000 giorni d’assenza dall’ultima volta. Il centrocampista olandese, di proprietà del Chelsea e con un passato anche al Milan, era stato fermo da maggio del 2018 per un infortunio al legamento crociato del ginocchio destro che non gli ha dato tregua per tutto questo tempo. Ieri sera il rientro sempre con il club olandese e la gioia sui social in cui ha anche ringraziato il professor Mariani di Villa Stuart a Roma.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Marco Van Ginkel è tornato in campo. Una notizia meravigliosa per un giocatore che ha messo finalmente la parola fine ad una lunga serie di infortuni che ne hanno rallentato la crescita. La fine di un calvario e l'inizio di una nuova pagina della sua carriera per il centrocampista olandese. Ex Milan, ma sempre di proprietà del Chelsea che nel corso della scorsa stagione gli ha anche voluto rinnovare il contratto, Van Ginkel aveva giocato la sua ultima partita il 6 maggio del 2018 per poi fermarsi a causa dei tanti problemi relativi al legamento crociato del ginocchio destro.

Oggi come allora gioca nel Psv e ieri sera, nel corso della gara di campionato valida per il turno di Eredivisie, il giocatore è entrato in campo al minuto 87 contro l'AZ Alkmaar. Una gioia immensa per il giocatore che ha voluto condividere questo momento con un post su Instagram che ha ripercorso, con diverse foto, questo lungo periodo di quasi 1000 giorni d'assenza dal rettangolo verde (983 per la precisione) con un ringraziamento speciale al professor Pier Paolo Mariani di Villa Stuart a Roma che l'ha curato e guarito.

Il ritorno in campo di Van Ginkel dopo quasi 1000 giorni d'assenza

Marco Van Ginkel era il capitano di quel PSV quando al termine della stagione 2017/2018, terminata con 33 presenze complessive, ben 16 gol e 5 assist, dovette fermarsi a causa di un infortunio. Nessuno avrebbe mai pensato che quella contro il Groningen del 6 maggio 2018 sarebbe stata poi la sua ultima partita ufficiale. Già, perché da quel momento in poi inizierà per lui un calvario lungo quasi 1000 giorni. Due anni e mezzo in cui ha soltanto potuto guardare i suoi compagni passando da un centro di riabilitazione all'altro con tanto di operazioni chirurgiche nel mezzo a rallentargli sempre il rientro.

Un periodo bruttissimo causato da un infortunio al legamento del ginocchio destro che l'avevano portato ad una serie di complicazioni che lo hanno costretto addirittura a sottoposti a 3 interventi chirurgici in 6 giorni. In un'intervista a NOS raccontò di essere finito nel tunnel della depressione a causa delle complicazioni dovute all'infortunio: "Ho giocato le ultime partite al PSV con dolori al ginocchio e dopo l'operazione mi è stato detto che avevo un'infezione grave e aggressiva: mi sono ammalato e il ginocchio si è gonfiato". Da quel momento in poi sono arrivate 3 operazioni in 6 giorni che hanno visto i medici riscontrare come il suo nuovo crociato fosse danneggiato: si doveva rimuovere di nuovo tutto.

"Sono diventato depresso a quel punto, il mio ginocchio doveva essere pulito per rimuovere l'infezione". Un periodo lunghissimo e difficile, fatto di lotte fisiche e mentali per riprendersi al meglio e farsi trovare pronto dai suoi vecchi e nuovi compagni, ma soprattutto dai tifosi che l'hanno sempre aspettato. Il Chelsea ha voluto fargli sentire la sua vicinanza rinnovandogli il contratto lo scorso giugno 2020: "Un enorme attestato di stima e fiducia” disse Van Ginkel che è poi ritornato al PSV in prestito dopo le cure minuziose del professor Mariani che a Villa Stuart a Roma l'ha recuperato e curato al meglio.

Il ringraziamento su Instagram a coloro i quali gli sono stati vicino

Ieri sera il suo grande giorno per un ritorno in campo che ha fatto emozionare i tifosi olandesi, del Chelsea e anche del Milan, nonostante la poco felice esperienza in Italia del giocatore. Su Instagram ha scritto un post lunghissimo in cui ha voluto ringraziare tutti:

"Ciao a tutti! Come sapete è stata una strada davvero lunga, piena di delusioni e contrattempi. Ma sono tornato a fare quello che amo di più. Nonostante i tempi duri, sono rimasto positivo e ho creduto in questo ritorno. Credi, spera e lavora duro ogni singolo giorno. Voglio ringraziare il Prof Mariani, il team medico del Chelsea, lo staff medico olandese, il PSV e il loro medico per l'opportunità di tornare. Ultimo ma più importante, grazie alla mia ragazza, alla mia famiglia e ai miei migliori amici per il supporto incondizionato. Grazie".

Un momento che il giocatore aspettava da tanto e che adesso si augura possa davvero essere il trampolino di lancio per scrivere nuove pagine importanti della sua carriera.

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