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Superlega europea di calcio

Tutte le squadre italiane che potrebbero aderire alla nuova Superlega

Quali sono i club italiani che hanno aderito alla Superlega e quelli che hanno già detto di no. Napoli favorevole, Inter, Roma, Atalanta, Genoa e Udinese si sono già tirate fuori. La Juventus per ora non prende posizione, così come Lazio e Milan.
A cura di Marco Beltrami
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La Superlega si farà o meno? E soprattutto quali squadre italiane vi parteciperanno? Dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che ha dato il via libera alla creazione di una nuova competizione con buona pace di Uefa e Fifa, riscontrando il loro "abuso di potere", sono diversi i club della Serie A che hanno già preso posizione sul possibile nuovo format. Aurelio De Laurentiis ha aperto ad un'eventuale partecipazione del Napoli, mentre Roma, Inter, Atalanta, Genoa e Udinese hanno chiuso la porta. La Juventus per ora ha deciso di non commentare, come spiegato in una nota, mentre Lotito vuole maggiori informazioni per valutare il tutto per la Lazio così come il presidente del Milan Scaroni.

La A22 Sports, ovvero la società che gestisce il format Superlega ha già dato indicazioni su come potrebbe essere il torneo, con 64 squadre partecipanti e la possibilità di trasmettere le partite in chiaro. Se l'Uefa ha mantenuto la sua posizione critica, con il presidente Ceferin che ha commentato il tutto con ironia, all'estero ci sono state posizioni nette come quella del governo inglese, che ha messo il suo veto alla partecipazione del club della Premier. In Italia la preoccupazione principale è che la Superlega possa far scivolare in secondo piano il campionato, come confermato dalle parole del patron del Coni Malagò. La stessa Figc ha confermato come "la Superlega non sia un progetto compatibile con queste condizioni", intenzionata ad "agire sempre, in tutte le sedi, perseguendo gli interessi generali del calcio italiano". Una posizione simile a quella della Lega Serie A, che ha voluto ribadire la centralità del Campionato Nazionale.

Nel frattempo i club iniziano ad esporsi. Molto netta la posizione dell'Inter che inizialmente aveva aderito al progetto, prendendo poi già le distanze. Il comunicato nerazzurro parla chiaro: "FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all'interno dell'ECA e in partnership con UEFA e FIFA. Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall'ECA per sostenere questi valori. La Superlega è sempre più una realtà dopo la storica sentenza della Corte UE. La società che la gestisce, la A22 Sports ha già diramato il nuovo format nel dettaglio mostrando come si svilupperà il torneo: più inclusivo, con partite garantite e introiti molto più alti rispetto alle attuali competizioni".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche la Roma che ha negato l'appoggio alla Superlega: "In seguito alla sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l’AS Roma ribadisce la propria posizione in rispetto dei valori e del futuro del calcio europeo. Il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo. L’AS Roma crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione e in partnership con UEFA e FIFA".

No anche dell'Atalanta, che già quando si parlava della prima Superlega aveva manifestato il dissenso per una competizione considerata senza meritocrazia: "Atalanta BC, a seguito dell’odierna sentenza della Corte di Giustizia Europea, manifesta la propria totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di Superlega e conferma la propria linea che è da sempre quella della valorizzazione dei campionati nazionali, della meritocrazia sportiva, della salvaguardia delle passioni popolari e del rispetto delle istituzioni sportive nazionali e internazionali".

Idem il Genoa che si è detto pronto a continuare a lavorare con l'ECA: "Il Genoa Cricket and Football Club prende atto della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia Europea sul caso ESL, che non avalla in alcun modo il progetto della cosiddetta Super League. Come club, rimaniamo impegnati al 100% a lavorare attraverso l’ECA a fianco degli altri club per sostenere i valori che definiscono il calcio europeo. Questo sarà possibile solo attraverso la forte partnership che l’ECA ha con la UEFA". 

L'Udinese ha addirittura definito "un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo", la Superlega non appoggiando dunque il nuovo format, ma credendo che "il futuro del calcio europeo possa essere assicurato solo con il lavoro e la cooperazione dei club, attraverso l’ECA, con UEFA e FIFA".

E la Juventus? Ovvero uno dei club fondatori? L'ex presidente Andrea Agnelli è tornato a parlare sui social, postando una canzone degli U2 e rilanciando il motto del club "fino alla fine". La nuova dirigenza però per ora non commenta, con la nota rilasciata che smentisce ogni indiscrezioni su eventuali prese di posizione: "Non ci sarà nessun comunicato ufficiale della Juventus che commenterà la sentenza odierna della Corte Europea riguardante la Superlega". A proposito di prese di tempo, anche il presidente della Lazio Lotito, si riserva di valutare meglio la Superlega: "Non ho letto il provvedimento né la portata dello stesso – riporta Adnkronos – Nel momento in cui si leggerà il provvedimento, ossia l'impianto giuridico, valuteremo quello che è l'applicazione e la sua portata. Sulla base di questo faremo le valutazioni che devono essere fatte, ponendo sempre la centralità dei campionati nazionali: questo deve essere scontato".

Una posizione simile è quella del presidente del Milan Scaroni: "Abbiamo cominciato un processo per confrontarci con tutti gli organi, a partire dalla Lega Serie A. Un consiglio di amministrazione c'è già stato, ma è troppo presto per dare opinioni"

Al momento l'unico che si è esposto in maniera positiva sulla Superlega è Aurelio De Laurentiis per il suo Napoli. Stando a quanto appreso dall'Ansa, il patron ha esternato la sua opinione positiva e sarebbe pronto a partecipare a un dialogo con altri grandi club europei per costruire insieme il progetto. Ovviamente c'è attesa per la presa di posizione degli altri club del massimo campionato italiano.

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