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Superlega europea di calcio

Ceferin si burla della Superlega e della sentenza: “Spero che partano subito. Con soli due club”

Il presidente dell’Uefa Aleksandr Ceferin ha rilasciato una conferenza stampa in cui si è confermato più che scettico sulla realizzazione della Superlega e sicuro di mantenere in mano le redini del calcio: “Il calcio non è in vendita, il loro progetto è stato già rifiutato in toto nel 2021. Non so nemmeno se sappiano cosa stiano facendo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Aleksander Ceferin non è per nulla preoccupato di quanto è accaduto nella mattinata di giovedì 20 dicembre 2023, una data che rischia di entrare nella storia del calcio e dello sport per sempre. La Corte Ue ha accolto la possibilità che si possano creare tornei e competizioni che vadano oltre alla gestione diretta attuale di Uefa e Fifa sconfessandone di fatto l'egemonia e aprendo alla Superlega. Ma il presidente Uefa ha espresso da subito scetticismo che ciò accadrà e ha risposto con feroce sarcasmo a quanto avvenuto: "Non sono proprio così sicuro se sappiano davvero cosa stiano facendo…"

Una giornata sconquassata dalla notizia della sentenza della Corte Europea, che ha sconvolto il mondo del calcio ma che rischia di creare anche il classico effetto domino per tutto il mondo dello sport, coinvolgendo altre discipline che da tempo aspettavano un'occasione simile per poter sovvertire lo status quo attuale. Tantissime le reazioni, tra le più disparate. C'è chi ha aperto totalmente accogliendo la sentenza come una nuova era oramai ratificata e concreta, chi ha confermato le proprie perplessità e chi si è scagliato totalmente contro, minacciando anche interventi durissimi.

La realtà è che la sentenza c'è e da oggi si devono fare i conti con quanto ha stabilito e cioè che – comunque andrà – il calcio non sarà più lo stesso nel suo government, cambiando di fatto le regole del gioco. Solo il tempo dirà se effettivamente la Superlega, con il suo nuovo reazionario format che coinvolgerà 64 squadre e che proverà ad attrarre i tifosi – anche i più restii – attraverso la soluzione epocale dello streaming completamente gratuito delle partite, avrà realmente vita in tempi stretti oppure no. Per quanto riguarda la Uefa, si resta sulle antiche convinzioni e posizioni: è solo una perdita di tempo.

Una illusione, confermata dalle parole di Aleksandr Ceferin il deus ex machina dell'Uefa di cui si attendeva il pensiero, puntualmente arrivato, dopo l'asciutto comunicato ufficiale. Forse ancor più stringente e intransigente di quanto ci si aspettasse, pervasa da pungente sarcasmo: "Non sono sicuro che sanno cosa stanno facendo, spero che partano il prima possibile ma con solo due club". Parole che prendono maggior respiro in un pensiero volto a definire quasi una burla il nuovo tentativo di sovvertire l'ordine delle cose.

"La decisione di oggi della Corte Europea afferma che Uefa e Fifa non possono dare autorizzazioni a chi vuole creare nuovi progetti. Ma noi non abbiamo mai provato a fermare questo progetto, possono creare quello che vogliono" ha continuato nella conferenza stampa ufficiale dell'Uefa proprio a commento di quanto avvenuto. "Non hanno ancora capito che il calcio non è in vendita. La Superlega non ha avuto alcun semaforo verde come nel 2021 e il sistema presentato oggi è più chiuso di quello di allora, che venne già rifiutato da tutto il mondo del calcio. Minacciati o scioccati?" ha poi concluso Ceferin altrettanto sarcasticamente. "Non so che dire, di certo ci sentiamo violati".

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