Tudor spiega cosa è cambiato alla Juventus negli ultimi mesi: “Abbiamo lavorato su due cose”

È stata una serata pazza per la Juventus che non si è arresa al Borussia Dortmund neanche quando era sotto di due gol. I bianconeri portano a casa un punto pesantissimo all'esordio in Champions League che rischiava di essere un fiasco, ma che si è acceso nei minuti finali regalando un 4-4 spettacolare. Tutta la squadra ha saputo reagire nel momento decisivo, proprio come fatto sabato in campionato contro l'Inter: è una caratteristica ricorrente nel gruppo di Igor Tudor e che non si era vista nella scorsa stagione, quando questo tipo di partite difficilmente regalavano sorprese.
Tudor riflette sul pareggio della Juve
La squadra ha dato segnali positivi e l'allenatore ha spiegato ai microfoni di SkySport cosa è cambiato nell'ultimo periodo: "Abbiamo lavorato sullo spirito e la voglia di lavorare che è la partenza e l'arrivo, poi si aggiungono i dettagli". Due fattori che hanno fatto la differenza nelle ultime uscite e che hanno portato la Juve alla grande reazione contro il Borussia Dortmund, in una partita che sembrava quasi persa. Anche con una nuova veste i bianconeri sono stati efficaci: "Io ho sempre detto che non ci sono titolari, perché è veramente così. Le partite si decidono sempre negli ultimi venti minuti, con cinque cambi è cambiato il calcio".

Poi Tudor ha riflettuto su un aspetto da limare, quello dei troppi gol subiti che costringono i bianconeri a fare gli straordinari in attacco. Oggi si sono trovati davanti un avversario forte, ma Tudor bacchetta la sua difesa che non è stata impeccabile: "Grande cuore, grande panchina, questo è un bel segnale e devo fargli i complimenti perché loro hanno qualità importanti. Noi abbiamo avuto qualche problemino, però davanti quando attacchiamo siamo pericolosi. Abbiamo preso dei gol a difesa schierata che si potevano evitare, ma sono state giocate individuali come quella di Yildiz".