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Szczesny spiega il ragionamento che ha fatto per parare il rigore a Mbappé: “Era abbastanza ovvio”

Il portiere del Barcellona, ex di Roma e Juventus, racconta come si prepara sui tiri dal dischetto e qual è lo studio che dedica ai rigoristi. E svela perché sapeva già dove tuffarsi contro il francese.
A cura di Maurizio De Santis
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Il rigore parato a Kylian Mbappé nel Clasico non è bastato per evitare la sconfitta al Barcellona ma la prodezza di Wojciech Szczesny ha guadagnato ugualmente la copertina della partita per il bellissimo gesto tecnico e atletico del portiere polacco. L'ex di Roma e Juventus ha spiegato come ha fatto a neutralizzare la conclusione del francese: non è stata solo questione di intuito o di fortuna, dietro quel colpo di reni c'è uno studio preciso, metodico, paziente dell'avversario. Analizza tutto, dai movimenti alla postura fino alla frequenza delle traiettorie scelte dal giocatore di turno che si presenta sul dischetto. ‘Tek' (è il suo soprannome) aveva esaminato così bene l'ex PSG da aver memorizzato ogni informazione al punto da considerare "abbastanza ovvio" che ce l'avrebbe fatta a sventare il tiro dagli undici metri.

Szczesny e la preparazione sui calci di rigore

Nell'intervista al canale YouTube dei catalani Szczesny s'è sottoposto alle domande dei tifosi, la maggiore parte dei quali gli ha chiesto come abbia fatto ad abbassare la saracinesca dinanzi a Mbappé e qual è il suo segreto, se svolge un allenamento particolare oppure ha una routine speciale  nella fase di preparazione.

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"Prima di ogni partita studio molto – dice l'estremo difensore polacco, che lascia chiaramente intendere come sia fondamentale anche il lavoro fatto passando a visionare una serie di filmati -.  Focalizzo la mia attenzione sugli ultimi venti rigori che in genere sono battuti dai due o tre rigoristi più importanti di ogni squadra". È solo una parte del dossier analitico basato su una spettro di dati che raccolgono una media delle conclusioni e delle caratteristiche dei singoli calciatori. "Si vede un po' come si comportano nel corso della carriera e per questo cerco di reperire qua e più indicazioni è possibile. Ci sono alcuni che, per esempio, tirano in modo diverso a seconda del momento della partita o del risultato".

Come ha fatto a parare il tiro al dischetto di Mbappé

Quanto a Mbappé, Szczesny ha chiarito come alla base della sua scelta sul lato dove tuffarsi ci sia stato un precedente abbastanza recente. Risale al Clasico di ritorno giocato nella scorsa stagione ed era certo che il francese avrebbe battuto il rigore allo stesso modo in base a una serie di deduzioni e a una certezza. "Era abbastanza ovvio – ha aggiunto -. È così che mi ha fatto gol l'ultima volta dal dischetto e sapevo che avrebbe scelto la stessa direzione. Poi bisogna pregare per raggiungere la palla".

Il controllo delle emozioni e i benefici della meditazione

La forza dei nervi distesi è l'arma migliore da sfoderare in condizioni estreme come quelle di un rigore o di un mach spesso turbolento proprio come il Clasico. La meditazione a cui si dedica anche prima di una partita è essenziale al riguardo. "Mi distacco dalle mie emozioni. Effettuo esercizi di respirazione prima di ogni partita e anche durante l'intervallo. Non mi interessa se tutti mi guardano nello spogliatoio".

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