Sudakov addolorato per la morte del padre: “Non sai mai quando arriverà quel giorno”

Georgiy Sudakov ha subito un grave lutto, è morto suo padre 50enne. Il calciatore dello Shakhtar Donetsk e talento ucraino ha condiviso sui social un post nel quale ha scritto un messaggio molto toccante dedicato al genitore. Lo ha fatto su Instagram, tracciando una linea spartiacque rispetto alle voci di mercato che si rinfocolano a ogni sessione di trattative. Le ha messe da parte, poi si vedrà. Adesso è il momento del cordoglio e del dolore. Quale sarà il futuro prossimo, lo si capirà nelle prossime settimane sempre se ci sarà qualche società in grado di soddisfare le richieste economiche del club ucraino.
Il post di Sudakov scritto in memoria del padre morto
Il concetto espresso dal giocatore tra le righe è tanto semplice quanto profondo: non sprecate il vostro tempo e, se ne avete, usatelo per fare una telefonata alle persone che sono a voi più care come i famigliari. Non rimandate a un altro giorno, perché non potrebbe essere lo stesso.
"Domani sarebbe stato il tuo compleanno… ma Dio aveva un piano diverso per quel giorno – si legge nell'incipit del testo a margine di una foto in bianco e nero che vede il calciatore abbracciato a suo padre -. Eri vero, sincero, di cuore buono e di animo puro! Giovedì avresti guardato la partita, avresti esultato e seguito con partecipazione emotiva il gioco. E dopo la partita mi avresti chiamato per dirmi: Figliolo, sei il migliore come sempre".

Il calciatore e quella voce che non sentirà più prima e dopo un match
Sudakov fa riferimento alla gara di ritorno del turno preliminare di Europa League che vede lo Shakhtar impegnato contro i greci del Panathinaikos: un match decisivo dopo lo 0-0 maturato all'andata. Questa volta sarà tutto diverso, nel post gara non arriverà quella telefonata né ascolterà quella voce che sapeva come rinfrancarlo oppure farli sentire orgoglioso. "L'altro ieri ti hanno ricordato tutti con grande emozione per l'empatia che hai mostrato nel parlare coi ragazzi. Ti sei divertito un mondo e dicevi: I ragazzi sono tutti così fantastici, pieni di sentimento, sono come una famiglia per me".
Infine, la cosa che più gli mancherà e una raccomandazione che va oltre il dolore personale: "Vorrei sentire almeno un'altra volta la tua voce prima di una partita. Vorrei che mi dicessi ancora ‘Figliolo, la palla è rotonda, il campo è piatto, andrai bene, sei il migliore'. Assicuratevi di chiamare sempre i vostri familiari – è la conclusione del post -, perché non sai mai quando arriverà quel giorno…".