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Smalling si presenta: “Roma, hai scelto la persona giusta. Possiamo vincere l’Europa League”

È stato uno dei colpi a sorpresa degli ultimi giorni di mercato. Chris Smalling dopo 9 stagioni nel Manchester United, è pronto per una nuova avventura professionale in Italia con la maglia della Roma. Il duttile difensore classe 1989 che ha assistito dalla panchina al derby, vuole subito prendersi una maglia da titolare nella prossima sfida casalinga contro il Sassuolo. Il calciatore inglese che sta approfittando della sosta per ambientarsi nella nuova realtà capitolina, è intervenuto nella prima conferenza stampa, di presentazione.
A cura di Marco Beltrami
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È stato uno dei colpi a sorpresa degli ultimi giorni di mercato. Chris Smalling dopo 9 stagioni nel Manchester United, è pronto per una nuova avventura professionale in Italia con la maglia della Roma. Il duttile difensore classe 1989 che ha assistito dalla panchina al derby, vuole subito prendersi una maglia da titolare nella prossima sfida casalinga contro il Sassuolo. Il calciatore inglese che sta approfittando della sosta per ambientarsi nella nuova realtà capitolina, è intervenuto nella prima conferenza stampa, di presentazione, spiegando i motivi che lo hanno portato ad accettare la proposta della Roma

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Perché Chris Smalling ha accettato l'offerta della Roma

Chris Smalling per la prima volta davanti ai microfoni da giocatore della Roma ha spiegato i motivi del sì all'offerta (di prestito secco) dei giallorossi: "Per me questa è un’opportunità molto stimolante- ero molto interessato a venire qui e non vedevo l’ora di iniziare. Adesso voglio concentrarmi sulla prossima partita, capire i metodi di allenamento dell’allenatore e al termine della stagione vedremo. Se tutto andrà per il verso giusto, per me sarebbe un grande piacere rimanere alla Roma. Giocare in Serie A è sempre stato un mio obiettivo. In qualità di difensore, credo che abbinare i punti di forza della Premier League con quelli della Serie A sia una possibilità di crescita. Al Manchester United ho passato momento bellissimi, ma non mi piace avere rimpianti nella vita".

Smalling e la fiducia della Roma

Sono pochi i calciatori inglesi che lasciano la Premier per approdare in Serie A, ancor meno i difensori. Smalling però è convintissimo della sua scelta, e non vede l'ora di conquistare club e tifosi: "La Roma è una bella sfida da accettare per me e voglio dimostrare al mio nuovo club che ha riposto la fiducia nella persona giusta. È vero che pochi giocatori inglesi lasciano la Premier per venire in Italia, ma io avevo voglia di nuove esperienze. E poi ho sempre sentito parlare bene di Roma: il club mi ha messo nelle condizioni ideali".

Il feeling tra Smalling e l'allenatore della Roma Fonseca

Quali sono le sensazioni di Chris Smalling in questi primi giorni di lavoro con la Roma? L'ex United sembra già intrigato dal mister Fonseca e dalla sua mentalità: "Ho parlato con l’allenatore prima di arrivare, mi ha spiegato cosa si aspetta da me e dalla squadra. Dopo i primi allenamenti, ho capito cosa cerca: vuole una squadra che vada sempre in pressing, con difensori aggressivi. Questa è stata una bellissima settimana. Il calcio di Fonseca mette una buona dote di responsabilità sulle spalle della difesa. Mi piace giocare alto, in anticipo, è quello che vuole l’allenatore ed è un tipo di calcio adatto alle mie caratteristiche. Sicuramente la prossima settimana avrò la possibilità di conoscere meglio i nuovi compagni, di capire la routine quotidiana e di imparare al meglio i metodi dell’allenatore".

La Roma può vincere l'Europa League, parola di Smalling

In conclusione una battuta sugli obiettivi della Roma, che a detta di Smalling ha tutte le carte in regola per vincere l'Europa League. Una competizione in cui i giallorossi potrebbero anche trovare più avanti da avversario il Manchester United: "I nostri obiettivi? Io credo che la Roma abbia la possibilità di vincere l’Europa League, parte tra le favorite. Ce ne sono anche delle altre, ma per me sarebbe bellissimo vincere di nuovo questo trofeo". Smalling ha anche voluto dire la sua sul tema del razzismo negli stadi, purtroppo ancora attuale: "È inaccettabile, qualcosa che va estirpato. Credo che non sia solo un problema del calcio italiano, ma di tutto il mondo. Bisogna cambiare le cose, serve un cambio generazionale – riporta Sky – perché è triste che accadano certe cose nei tempi moderni".

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