Serie A spaccata sui diritti TV, offerte troppo basse: 3 squadre vogliono il canale della Lega

Si è svolta questa mattina, nella sede di Via Rosellini, l’Assemblea delle Società di Serie A con un argomento caldissimo all'rodine del giorno che ha visto trattare i diritti audiovisivi del campionato in cui si sono evidenziate e poi consolidate visioni contrapposte. Diversi club non sono soddisfatti delle offerte pervenute da parte dei broadcaster e si è approfondita la concreta possibilità di dar vita ad un Canale ufficiale della Lega.
Un argomento che, da sempre è fonte di discussioni e attriti, e che ha tenuto banco nell'assemblea di lunedì 15 ottobre e che all'uscita della stessa ha visto musi lunghi e nuvole scure sull'argomento diritti TV. La nota ufficiale della Lega è stata asciutta e semplice, non entrando nel merito: è stato "approvato l’incremento figurativo per il calcolo della quota abbonamenti e biglietti in caso di eventuale indisponibilità dello stadio". Ed è stato affrontato il tema dei diritti TV: "Dopo un’analisi delle offerte pervenute oggi da parte dei broadcaster che hanno partecipato alle 5 giornate di trattative private (Dazn, Mediaset, Sky)" si legge nella nota, "sono stati approfonditi anche i modelli di realizzazione del Canale ufficiale della Lega Serie A".
Che potrebbe prendere più piede nel momento in cui il ‘fronte' degli insoddisfatti sull'attuale gestione diventi più allargato o resti fermo sulle proprie posizioni, chiarite subito all'uscita dell'Assemblea da parte del presidente della Salernitana, Danilo Iervolino: "La proposta dei broadcaster è ad oggi molto molto bassa e non soddisfa me e neanche altre squadre. La proposta migliore delle tv è comunque molto ma molto bassa. Io sono contrario. Salernitana, Napoli e Fiorentina si sono espresse chiaramente contro: noi siamo per il canale".

Un Canale che rappresenterebbe una fase di rottura col passato: "Io spingo per il canale della Lega" ha detto ancora Iervolino, "è giusto che ci sia un canale dedicato anche per le nuove generazioni, gestito direttamente dalla Lega, anche come tecnologia". Sul fronte attuale anche le proposte "migliori" che comprendono DAZN e Sky non soddisfano e quindi è tutto stato rimandato. "I Club torneranno a riunirsi in Assemblea in presenza, presso la sede della Lega, il prossimo 23 ottobre, giorno di scadenza della validità delle offerte presentate oggi dai broadcaster" ha fatto sapere la Lega. "Stiamo aspettando lunedì" ha confermato Iervolino.
Le attuali offerte di DAZN, Sky e Mediaset
Le cifre dell'importo totale delle proposte dei broadcaster interessati si aggira attorno a quota 870 milioni di euro così suddivisa: Sky avrebbe messo sul tavolo 100-110 milioni, mentre Mediaset è intorno a 60 milioni (per una diretta in chiaro a giornata) e con DAZN che avrebbe è invece arrivata a quota 700 milioni avendo il pacchetto più importante.
I possibili scenari sui diritti TV
Lo scenario che si prospetta è dunque assai delicato perché se non arriveranno offerte migliori delle attuale, l'idea di Iervolino e di altri club è di aprire l'offerta dei fondi per costituire un Canale: "L'assemblea è spaccata tra chi vede un futuro roseo stando in equilibrio come oggi e chi invece ha il coraggio di cambiare e vedere un futuro differente. Abbiamo visioni e strategie differenti". Dunque, appuntamento al 23 ottobre giorno in cui sui diritti TV si capirà se il calcio italiano affronterà una strada nuova con un proprio Canale ufficiale o se continuerà ad affidare i propri diritti a broadcaster esterni.