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Qualificazioni Mondiali di calcio 2026

Scaloni usa i guanti per riportare la Coppa del Mondo al sorteggio: c’è un motivo inconfessabile

Lionel Scaloni, Ct dell’Argentina campione del mondo in carica, ha ‘restituito’ la coppa alla FIFA in occasione del sorteggio per l’edizione del prossimo anno: tutti hanno notato i guanti bianchi indossati dal tecnico nell’occasione. C’è una spiegazione ufficiale e un’altra alternativa, che Scaloni non confesserà mai…
A cura di Paolo Fiorenza
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Uno dei momenti più iconici della caotica cerimonia del sorteggio dei Mondiali di calcio 2026, svoltasi venerdì a Washington, è stato sicuramente quello della ‘riconsegna' della Coppa del Mondo da parte del Ct dell'Argentina Lionel Scaloni. Il 47enne ex difensore della Lazio aveva rimpiazzato in panchina l'esonerato Sampaoli nell'agosto del 2018, riuscendo a trasformare quell'incarico iniziale ad interim in una cavalcata che ormai va avanti da 7 anni, complice l'asse di ferro creatosi con Leo Messi. Scaloni difenderà l'anno prossimo la coppa vinta in Qatar nel 2022 e nel riportarla alla FIFA ha indossato dei vistosi guanti bianchi, che sono stati oggetto di dibattito sui social circa il motivo del loro utilizzo.

Scaloni riconsegna coi guanti la Coppa del Mondo: la spiegazione ufficiale è il protocollo FIFA

Secondo la spiegazione ufficiale, sarebbe una regola del protocollo FIFA per preservare la coppa – evitando impronte, graffi o danni di qualsiasi tipo – e mostrare rispetto nei confronti del trofeo più ambito della storia del calcio. Lo stesso Scaloni ha dichiarato al riguardo: "Non mi hanno permesso di toccarlo senza guanti". E tuttavia, le immagini relative allo stesso momento del sorteggio prima della precedente edizione in Qatar mostrano invece Didier Deschamps, che aveva vinto con la Francia nel 2018, riconsegnare la coppa a mani nude…

La teoria alternativa è inconfessabile: c'entra la superstizione…

Ecco allora spuntare un'altra teoria per spiegare la scelta fatta da Scaloni, qualcosa di meno ‘protocollare' e che attiene alla sfera umanissima della superstizione. È risaputo che nell'ambiente dello sport toccare un trofeo prima che si disputi la relativa competizione è visto come un gesto che porta sfortuna, e allora qualcuno ha pensato che il Ct argentino – da buon sudamericano, i latini sulla scaramanzia sono sempre un passo avanti – abbia voluto usare tutte le precauzioni del caso per evitare gesti autolesionistici (si fa per dire). Ovviamente il tecnico dell'Albiceleste, sorteggiata nel girone con Algeria, Austria e Giordania, non lo confesserà mai…

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