Savicevic ribalta la storia del Milan: “Pioli meglio di Sacchi, Capello e Ancelotti”

Dejan Savicevic ne ha per tutti. L'ex calciatore del Milan e adesso al vertice della federazione montenegrina parla della sua esperienza in rossonero e in Serie A come fosse ieri. Come non se ne fosse mai andato. L'occhio e la velocità di pensiero sono le stesse di sempre.
Il ‘diavolo' gli è rimasto sotto pelle. Verso il campionato italiano ha sempre un occhio particolare. Non risparmia una stoccata a Mourinho e un paio di smorfie quando gli chiedono di Zaniolo e Brahim Diaz.
Riflessione numero uno da fuochi d'artificio alla luce degli accostamenti. La sintesi del ragionamento è: Pioli ha fatto un miracolo se paragonata la sua rosa a quelle che hanno allenato altri grandi del passato (e hanno vinto).
"Per me è stato più bravo di Sacchi, Capello, Zaccheroni, Ancelotti, Allegri – ha ammesso nell'intervista a SportWeek -. Loro hanno lavorato con grandissimi calciatori del calibro di Gullit, Van Basten, Baresi, Weah, Boban, Shevchenko, Kakà, Pirlo, Seedorf, Ibrahimovic… Pioli aveva un giovane gruppo da far crescere. Ecco perché penso che sia stato più bravo".
Unica sbavatura? Savicevic preferisce non soffermarsi troppo sulla faccenda ma la maglia numero dieci sulle spalle di Diaz è qualcosa che gli provoca un eloquente "lasciamo perdere".

Bravo al tecnico del Milan per le capacità mostrate. Una carezza in pugno per Mourinho che ha trasformato la conquista della Conference League (quella che da molti è stata definita una ‘coppetta' rispetto alla Champions e alla stessa Europa League) in un grandissimo successo alimentando l'entusiasmo dell'ambiente giallorosso.
"Esultava come se avesse vinto la Champions. È un buon attore ma resta un allenatore top. Ha fatto bene in Italia e in tutta Europa, per questo sarà ricordato come un grande".

Figli di un dio minore, invece, sono un paio di calciatori della Roma. Savicevic li ha visti in tv e proprio non è riuscito a scaldarsi. Nicolò, al centro delle mire di mercato della Juventus, lo ha impressionato di più ma in senso negativo.
"L'ho visto qualche volta in tv e a Tirana nella finale di Conference. Me lo aspettavo più… diciamo, giocatore. Lui e Pellegrini non mi hanno convinto".
Domanda secca: chi vince lo scudetto? "Vediamo come finisce il calciomercato… credo nel ritorno della Juve, perché ha Chiesa. È un talento forse è il miglior giocatore italiano, quando scatta ti dà la scossa. Il Milan? Non sarà facile ripetersi e occhio a Inter e Napoli".