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Presunta bestemmia di Buffon: la Procura Federale apre un’inchiesta

La Procura Federale ha aperto un procedimento sulla presunta bestemmia del portiere della Juventus Buffon, che avrebbe proferito un’espressione blasfema nel secondo tempo della partita tra il Parma e la Juventus, disputata lo scorso 19 dicembre. Verrà ascoltato anche il portiere della Juve, che dovrà fare chiarezza.
A cura di Alessio Morra
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Il procuratore federale Giuseppe Chiné ha aperto un procedimento sulla bestemmia che il portiere della Juventus Gigi Buffon che sembra aver pronunciato nei minuti finali della partita tra il Parma e la Juventus. La frase detta dall'ex capitano della nazionale era stata coperta da un altro commento che non avrebbe prodotto la segnalazione al Giudice Sportivo. L'indagine servirà a fare chiarezza, verrà ascoltato il portiere bianconero.

L'espressione blasfema di Buffon in Parma-Juventus

Quando mancavano circa dieci minuti alla fine della partita del Tardini, Buffon, da capitano, rimprovera il giovane Portanova, figlio d'arte, che Pirlo sta lanciando in questa prima parte di stagione. Probabilmente aveva visto un atteggiamento un po' troppo morbido di questo ragazzo, con il punteggio ormai definito. Il portiere lo ha rimproverato dicendo: "Mi interessa che ti vedo correre e stare lì Por** Dio ****, a soffrire del resto non mi frega un ca***".  La frase si è sentita bene, d'altronde non ci sono spettatori sugli spalti, quelle parole però non sono state assegnate completamente a Buffon. Perché secondo il Giudice Sportivo non è così evidente che quelle frasi siano state proferite dal portierone e per questo non è stata rifilata la squalifica, come è successo a Cristante pochi giorni fa.

Il precedente di Bryan Cristante

La notizia della presunta bestemmia di Buffon ha avuto tanto risalto nelle ultime ore perché la settimana scorsa era stato sanzionato con un turno di squalifica il centrocampista della Roma Cristante, che dopo aver, ahi lui, realizzato un'autorete nella partita di campionato con il Bologna (vinta 5-1 dai giallorossi), aveva usato un'espressione blasfema, che non era sfuggita alle orecchie del Giudice Sportivo, che lo ha punito con un turno di stop.

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