Pioli deriso da un giornalista arabo dopo l’eliminazione dell’Al Nassr dalla Champions: è umiliante

Non sono ore facili per Stefano Pioli, anche se il fatto che guadagni ben 12 milioni netti all'anno, ovvero 33mila euro al giorno, è un bel pensiero al mattino per iniziare la giornata senza farsi il sangue amaro per le critiche che lo stanno travolgendo – non da ieri – per la deludente guida tecnica dell'Al Nassr di Cristiano Ronaldo e Sadio Mané. Il 59enne tecnico parmigiano è stato eliminato a sorpresa con la squadra saudita, data strafavorita alla vigilia, nella semifinale della Champions League asiatica: una sconfitta dolorosissima per 3-2 in gara secca contro i giapponesi del Kawasaki Frontale. Sono in moltissimi, tra tifosi e media, a chiedere che Pioli venga esonerato, a dispetto di un contratto che prevede ancora due anni, e qualcuno arriva addirittura a prenderlo in giro in conferenza.
Pioli preso in giro in conferenza stampa: "Aeroporto, aeroporto"
L'episodio, abbastanza umiliante per un allenatore che ha vinto lo Scudetto col Milan appena tre anni fa, è avvenuto al termine dell'incontro con la stampa abbastanza teso, che ha fatto seguito alla semifinale di Champions persa. Pioli si era appena alzato, quando dalla sala si è sentita la voce di un giornalista arabo urlargli: "Aeroporto, aeroporto". Ovvero, con facile interpretazione, "vai a casa, tornatene in Italia col primo aereo". Il tecnico emiliano ha lanciato uno sguardo stralunato, prima di andarsene mestamente. L'Al Nassr ha abdicato anche in campionato, dove è terzo – ormai fuori dai giochi – a 8 punti dall'Al Ittihad capolista.
Il tecnico si assolve completamente per la debacle dell'Al Nassr: non è colpa sua, nessun problema tattico
In precedenza Pioli aveva risposto così al fuoco di fila da parte di chi gli contestava non aver predisposto una tattica adeguata per contrastare i giapponesi, che sono soltanto ottavi nel loro campionato nazionale, una formazione decisamente modesta: "Capisco tutte le vostre domande, le vostre critiche, le vostre perplessità su come abbiamo giocato, ma non è stato un problema tattico. I nostri avversari hanno giocato esattamente come ci aspettavamo, hanno giocato esattamente con le stesse posizioni dei giapponesi che abbiamo incontrato nella scorsa partita. Siamo stati noi che non siamo stati squadra, non siamo stati veloci a muovere la palla, non abbiamo fatto le scelte giuste, non abbiamo vinto le seconde palle, non abbiamo vinto i duelli, quindi abbiamo fatto troppi errori per poter vincere una partita del genere, questa è la verità".
"Poi dopo se volete ricercare altri problemi… la realtà è che non siamo stati squadra in campo, questo è stato il nostro errore più grosso, ma non perché gli avversari hanno fatto qualcosa che non ci aspettavamo o hanno messo in campo delle posizioni che ci hanno messo in difficoltà – ha continuato Pioli, assolvendosi completamente da un'errata o manchevole preparazione del match – Siamo noi che siamo arrivati sempre tardi, questa è la realtà. E' difficile digerire questa sconfitta, lo capisco, è difficile anche per me, credetemi, per i giocatori soprattutto, ma questo è quello che è successo oggi".
Forse il tecnico italiano vorrebbe aggiungere che tutto sarebbe cambiato qualora Ronaldo avesse trasformato la gigantesca occasione avuta in pieno recupero, trasformandola nel 3-3, ma meglio glissare sull'epic fail della sua stella, che già si era disperato di suo per il clamoroso errore, non dandosi pace dopo il fischio finale.