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Perché Mourinho ha pubblicato una strana foto nello spogliatoio dopo la sconfitta in Napoli-Roma

L’immagine diffusa via social da parte del tecnico portoghese dopo la sconfitta di Napoli ha fatto molto discutere: per la scelta, il tempismo e l’opportunità. Ma è l’ennesimo colpo da maestro messo a punto da MOurinho.
A cura di Alessio Pediglieri
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La fotografia della Roma negli spogliatoi dopo la sconfitta contro il Napoli ha fatto parlare moltissimo sui social i tifosi giallorossi e non solo. Una immagine fortemente voluta da Josè Mourinho in persona che, al centro del gruppo, l'ha poi postata sui propri profili ufficiali.

La domanda virale che ne è nata è semplice e diretta: perché? Perché pubblicare una foto di squadra post gara quando si è perso? Perché immortalare le facce torvi e scure dei giocatori evidentemente insoddisfatti del risultato? Perché farlo dal nulla, visto che non è mai stata una abitudine particolare? Solitamente queste fotografie restano nei ricordi di giocatori, società e tifosi nel momento di un successo, un trionfo, una vittoria. E lo sa benissimo la Roma che arriva dalla gloriosa cavalcata di Conference League dello scorso anno, quando stupì l'Europa andandosi a prendere il neonato trofeo Uefa.

Eppure, a poco tempo dal fischio finale del "Maradona" con il Napoli in festa per la rete in Zona Cesarini di Simeone che ha strozzato in gola la possibilità ai giallorossi di tornare con parte della posta in palio, Josè Mourinho ha voluto sorprendere tutti, radunando il proprio gruppo squadra composto da giocatori e staff per immortalare un momento ben preciso: quello di un gruppo unito, al di là del verdetto consumatosi sul campo. Ed è questa la prima motivazione da parte dello Special One che da sempre sfrutta la famosa "empatia" per creare il clima che permetta in caso di bisogno di superare l'ostacolo di turno.

La Roma ha giocato una delle più belle partite stagionali, contro una delle avversarie più quotate. Anzi, la più difficile con cui confrontarsi: il Napoli di Luciano Spalletti, l'indiscussa dominatrice della Serie A, che sta mostrando la propria solidità anche a livello europeo, trascinando di partita in partita una piazza che sta prendendo sempre più confidenza con il grande sogno tricolore. Quella fotografia voluta da Mourinho, fissa quel momento e gli conferisce valore aggiunto nel processo di crescita del progetto sportivo in cui sono coinvolti sempre di più anche dei giovani che stanno dimostrando di essere all'altezza.

E qui scatta la seconda motivazione intrinseca nella scelta dell'allenatore portoghese: ricordare ai propri giocatori ciò che non avrebbero voluto vedere, loro stessi corrucciati e delusi per un risultato che non ha corrisposto alla prestazione e alle aspettativa di squadra. Un concetto molto chiaro di gruppo, sul quale José Mourinho ha da sempre battuto pesantemente e che anche a Roma ha identificato nella "famiglia" giallorossa che accoglie a braccia aperte tutti coloro che vogliono entrare e rimanerci. Mandando un segnale forte all'ambiente e ad alcuni giocatori in particolare, non casualmente assenti nell'istantanea di spogliatoio: Karsdorp e Zaniolo, due destinatari indiretti di questa foto e del doppio messaggio che Mou ha voluto lanciare attraverso

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