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Perché in Spezia-Juventus entrambe le squadre avranno lo Scudetto sulla maglia

Nella gara tra Spezia e Juventus per la prima volta nella storia del campionato di calcio in Italia due squadre si affronteranno mostrando lo scudetto sul petto. I bianconeri di Torino hanno vinto per la nona volta di fila il titolo e indosseranno il tricolore per il trionfo di pochi mesi fa mentre i liguri, al loro primo campionato di Serie A, hanno l’autorizzazione a inserire sulle maglie un badge per il titolo vinto nel luglio del 1944 e riconosciuto dalla FIGC solo nel 2002.
A cura di Vito Lamorte
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Per la prima volta nella storia del campionato italiano di calcio due squadre avranno lo scudetto sul petto: i due club in questione sono la Juventus e lo Spezia. I bianconeri di Torino hanno vinto per la nona volta di fila il titolo e indosseranno il tricolore sulla maglia mentre i liguri, al loro primo campionato di Serie A, hanno l’autorizzazione a inserire sulle maglie un ricordo del titolo vinto nel 1944 e riconosciuto dalla FIGC solo nel 2002.

Gli Aquilotti possono indossare un badge che fa riferimento allo ‘scudetto di guerra' che nel 1944 vinsero i Vigili del Fuoco di La Spezia, che giocarono il campionato al posto dell'Associazione Calcio Spezia. È un titolo onorifico che non viene equiparato ad un titolo nazionale, ma che ha un'importanza significativa per i liguri.

Lo Scudetto di guerra del torneo 1943-44

L’Italia sul finire della Seconda Guerra Mondiale era divisa in tre grandi zone e con un paese ridotto così dal fronte di guerra conosciuto come Linea Gotica, la Federcalcio spostò la propria sede a Milano organizzando un ‘Campionato di divisione nazionale misto' con le regole del torneo nazionale precedente (1942-43). Il torneo venne diviso in gironi zonali, organizzati in tre fasi regionali le cui vincitrici avrebbero disputato le finali per l’assegnazione del titolo di Campione d’Italia e lo Spezia per motivi logistici venne incluso nel girone D del settore emiliano. Il presidente dei liguri era stato catturato e mandato in un campo di concentramento e il comandante dei Vigili del Fuoco, l’ingegner Gandino, fu incaricato di allestire una squadra mettendo sotto contratto giocatori superstiti dell'Associazione Calcio Spezia e di altre squadre (Livorno, Genoa, Napoli) consegnandoli alla guida di mister Barbieri.  La squadra assunse la nuova denominazione VV.F. Spezia e di questa storia fanno parte un’autobotte, il mezzo con cui si spostavano i calciatori; cipolle e polenta, ovvero il pranzo ‘societario’; e gli allenamenti tra gli ‘allarme bomba'.

I ‘Vigili’ vinsero il loro gruppo, battendo il Carpi, il Suzzara, il Modena e prima della finale di Milano c’era solo dovevano vedersela con il forte Bologna. La partita d’andata in Emilia venne sospesa dopo il gol di Rostagno per l'invasione di campo dei tifosi felsinei mentre il ritorno che si doveva giocare sul neutro di Carpi video i bolognesi non presentarsi dopo il 2-0 al tavolino per i fatti del primo incontro.

Le tre squadre si sarebbero giocate il furono il Venezia, il Torino e i Vigili dello Spezia. Tre partite per decidere il torneo. La prima partita tra i liguri e i lagunari terminò 1-1, in virtù delle reti di Tori e al pareggio di Astorri ma fu contro i granata che nacque il mito dello scudetto dello Spezia. 

I granata di Vittorio Pozzo erano una squadra fortissima ma una doppietta di Angelini permise ai ‘Vigili' di battere per 2-1 il Toro e il 5-2 che Valentino Mazzola e compagni inflissero al Venezia consegnarono il titolo ai liguri il 20 luglio 1944. Nel comunicato FIGC dopo la vittoria lo Spezia venne dichiarato campione della Coppa Federale del campionato di guerra e venti giorni dopo la fine del campionato un altro comunicato dichiarò che il titolo di ‘campione d’Italia' sarebbe rimasto al Torino. Non mancarono le polemiche, le critiche per la decisione e si susseguirono dietrologie su chi aveva più potere nei rapporti con la federazione.

Bani, Persia, Borrini, Amenta, Gramaglia, Scarpato, Rostagno, Tommaseo, Angelini, Tori, Costa: questa la formazione dei VV.FF. Spezia che fece la storia e scrisse questa incredibile pagina del calcio italiano venne riconosciuta soltanto il 22 gennaio del 2002, quando la FIGC accolse le istanze dello Spezia assegnando un titolo sportivo onorifico per la vittoria di quel campionato.

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