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Perché Ibrahimovic e Lukaku non sono stati espulsi dall’arbitro Valeri: cosa dice il regolamento

Ibrahimovic e Lukaku meritavano di essere espulsi per la rissa e gli insulti nel derby di Coppa Italia, lo dice il regolamento quando cita nella casistica l’episodio di un calciatore che “usa un linguaggio o fa dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi”. Perché l’arbitro Valeri non è intervenuto subito a censurare quell’atteggiamento?
A cura di Maurizio De Santis
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L'arbitro Valeri avrebbe dovuto espellere Ibrahimovic e Lukaku per la rissa nel derby di Coppa Italia Inter-Milan. Gli insulti reciproci, l'atteggiamento aggressivo e quant'altro di poco edificante ha fatto parte del corredo accessorio di rabbia e rivalità hanno macchiato la partita e, più ancora, la prestazione del direttore di gara e dei suoi collaboratori. Se da casa si è sentito tutto (l'assenza di pubblico agevola l'eco) com'è possibile che in campo, a distanza di pochi metri, l'episodio non sia stato abbastanza netto da sanzionare subito, censurare a monte quel faccia a faccia sgradevole, che è ben altra cosa rispetto all'agonismo e all'emotività di una sfida sentita.

Eppure il regolamento è molto chiaro al riguardo sia nella parte dove fa riferimento alle Infrazioni passibili di espulsione sia nelle domande della Guida Pratica dell'AIA dove al punto 43 c'è l'esatta spiegazione di cosa s'intende per "usare un linguaggio o fare gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi" e qual è il provvedimento da adottare.

Ogni condotta (compresa l’esibizione di slogan, scritte o immagini) che rechi minaccia, offesa, denigrazione o insulto per qualsiasi motivo (colore, religione, sesso, nazionalità, origine territoriale o etnica, …) o configuri propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori. L’uso di linguaggio o di gestualità osceni, volgari, scurrili, come pure di espressioni blasfeme deve comprendersi in detta previsione normativa. Al verificarsi di tali infrazioni, constatate direttamente o su segnalazione di un altro ufficiale di gara, l’arbitro deve espellere dal recinto di gioco il responsabile.

È quest'ultima la parte che richiama alla responsabilità diretta di Valeri, sottolineandone l'errore commesso nell'episodio in questione: non ha sentito? non ha visto? possibile che sia stato così indulgente nei confronti di due calciatori che quasi se le danno di santa ragione e si abbandonano a insulti inqualificabili, davanti a tutti e in diretta TV? possibile non abbia ‘constatato direttamente' oppure non gli sia arrivata alcuna ‘segnalazione di un altro ufficiale di gara'? A giudicare dalle decisione assunte, è andata proprio così. Ed è comunque difficile da comprendere come quel teatrino gli sia sfuggito.

Ibrahimovic e Lukaku meritavano il cartellino rosso da regolamento. Basta consultare la parte della normativa che parla di Infrazioni passibili di espulsione che annovera la casistica prevista e spiega quando un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se commette una delle infrazioni seguenti:

  • nega alla squadra avversaria la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete, con un fallo di mano (eccetto un portiere all’interno della propria area di rigore)
  • nega la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete ad un avversario il cui movimento complessivo è verso la porta di chi commette un’infrazione punibile con un calcio di punizione (a meno che non si verifichi quanto sotto riportato)
  • è colpevole di un grave fallo di gioco
  • morde o sputa a qualcuno
  • è colpevole di condotta violenta
  • usa un linguaggio o fa dei gesti offensivi, ingiuriosi o minacciosi
  • riceve una seconda ammonizione nella medesima gara
  • entra nella sala operativa video
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