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Perché Eriksen non può giocare alla Pirlo nell’Inter per Antonio Conte

In occasione della sfida contro il Torino, Antonio Conte ha parlato anche del ruolo di Eriksen reduce da un’ottima parentesi con gli impegni delle nazionali. Per il tecnico il calciatore non ha nelle corde il ruolo di play basso: “Se la migliore dote gliela togli, e lo metti davanti alla difesa, lo snaturi totalmente”
A cura di Marco Beltrami
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Come arriva l'Inter alla sfida di Serie A contro il Torino? Antonio Conte nella classica conferenza stampa della vigilia ha sottolineato le difficoltà dei nerazzurri, legate anche al tour de force de partite tra nazionali e campionato, Covid e infortuni. Il mister ha chiesto "onestà intellettuale" a chi parla della sua rosa come della più competitiva del torneo. Inevitabile poi una battuta su Eriksen, con la bocciatura ad un suo possibile utilizzo da play basso per il danese reduce da ottime partite in nazionale.

La bocciatura per Eriksen alla Pirlo

Qual è il ruolo di Eriksen in quest'Inter? Conte ha le idee chiare, e rispedisce al mittente le critiche sulla scelte legate all'utilizzo del danese: "Problemi con l'italiano? Non lo so. Dico sempre che faccio le scelte per il bene dell'Inter. Penso che Christian abbia avuto tantissime occasioni, ha giocato più di tanti altri. Quando lo riterrò opportuno lo sceglierò nell'undici iniziale o a gara in corso. Altrimenti prenderò altre decisioni". E su un suo ruolo alla "Pirlo": "Secondo me no, assolutamente. È un ruolo che penalizzerebbe troppo il calciatore. Christian ha una dote importante, ha un calcio di destro e sinistro importante. Se la migliore dote gliela togli, e lo metti davanti alla difesa, lo snaturi totalmente. Questo è un giudizio tecnico, poi è inevitabile che altri possono dare altri giudizi, ma credo che quello dell'allenatore sia più importante di altri".

Antonio Conte e le parole prima di Inter-Torino

È un momento difficile per l'Inter e per tutto il calcio. Antonio Conte ha spiegato: "La situazione è difficile, ma non solo per l'Inter. Per chi affronta le competizioni europee la difficoltà si alza, perché giochi partite impegnative, ma è tutta la situazione ad essere difficile. Lo è da inizio anno, lo sarà fino a Natale e anche dopo, lo sappiamo benissimo. Dovremo cercare di affrontare la situazione nel miglior modo possibile, sperando che la buona sorte ci sorrida un po' tra infortuni e positività". Tutti disponibili per Torino, eccezion fatta per i tre giocatori positivi e Pinamonti.

Conte e l'Inter da scudetto

Ma questa Inter è la squadra da battere in Serie A? Conte non può che essere orgoglioso, ma chiede anche "onestà intellettuale" sui giudizi: "Dobbiamo lavorare. Conosciamo i nostri pregi e difetti, cosa che dall'esterno non si riesce a capire. Per il resto dobbiamo pensare a noi stessi. Mi auguro sempre che ci sia onestà intellettuale da parte di tutti, soprattutto da chi deve dare giudizi. Per il resto possiamo anche essere orgogliosi di questo, perché in un anno essere considerati più competitivi anche nei confronti di squadre che vengono da un dominio assoluto in Italia ha del miracoloso. Mi auguro che l'equilibrio rimanga fino alla fine. Più equilibrio ci sarà per scudetto e zona Champions, più faranno la differenza cose come il lavoro, l'organizzazione e la mentalità. Negli anni passati l'equilibrio non c'è mai stato".

In conclusione una battuta sulle critiche legate ai risultati in questa prima parte di stagione: "Se parliamo di risultati sono d'accordo sul fatto che non siano stati soddisfacenti. Sicuramente potevamo fare meglio. Per quel che stiamo facendo in campo, mi auguro di rivedere le stesse cose e che saremo bravi a portare a casa un risultato positivo, perché alla fine anche se domini le partite e crei situazioni da gol ma pareggi o perdi si vede il bicchiere mezzo vuoto. Dobbiamo cercare di fare risultato perché questo cambia i giudizi e gli umori".

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