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Perché Chiffi aspetta il VAR per dare rigore al Bologna nonostante il chiaro fallo di mano di Bisseck

Il tempo trascorso tra check e valutazione successiva del fischietto ha sollevato perplessità anche in diretta tv. Solo dopo la on-field-review s’è deciso a concedere la massima punizione contro l’Inter.
A cura di Maurizio De Santis
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La domanda è sorta spontanea: com'è possibile che nella sfida di Supercoppa italiana l'arbitro, Chiffi, non abbia assegnato subito il calcio di rigore al Bologna nonostante il chiaro fallo di mano commesso da Bisseck e lo stesso direttore di gara seguisse l'episodio da vicino? Il fischietto ha atteso che dalla sala VAR esaminassero la sequenza delle immagini e poi s'è diretto verso il monitor a bordo campo per la on-field-review. Solo dopo aver rivisto i fotogrammi s'è deciso a concedere la massima punizione contro l'Inter Il tempo trascorso tra check e valutazione successiva del fischietto ha sollevato perplessità anche in diretta tv, coi telecronisti che si chiedevano come mai ci volesse tutto questo tempo considerata che era apparsa netta la deviazione del difensore nerazzurro.

Perché il direttore di gara non ha fischiato subito: cosa può aver visto

I calciatori dell'Inter non hanno protestato. Bisseck stesso s'è reso subito conto di averla combinata grossa, sia pure involontariamente. È il 31° quando, nel tentativo di anticipare Castro, salta in maniera un po' scoordinata e quando prova la deviazione di testa non solo la sbaglia ma addirittura centra la palla con l'avambraccio. Chiffi non è molto distante dal luogo del "fattaccio" ma in un primo momento sembra sorvolare sulla scorrettezza. Perché? Forse non l'ha visto? Forse ha ritenuto che si trattasse di un rimpallo accidentale? È stato forse tratto in inganno dal contatto tra Castro e Bisseck da cui è scaturito il fallo di mano? Ecco perché s'è reso necessario attendere anzitutto il check dalla cabina di regia, salvo andarsi a sincerare direttamente dell'accaduto al monitor.

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L'intervento goffo di Bisseck su Castro: tocca il pallone con la mano

Nei minuti successivi al tocco di braccio è Castro a lamentarsi e a protestare con maggiore vivacità: è successo tutto sotto i suoi occhi e proprio non si capacita di come il penalty non sia stato subito fischiato. In realtà, qualcosa da interpretare bene e sulla quale riflettere con attenzione c'è: ovvero, una possibile spinta del calciatore del Bologna ai danni di Bisseck. Ma non c'è alcuna scorrettezza da parte dell'attaccante rossoblù. Il braccio del centrale tedesco che aumenta il volume del corpo: non c'è alcun dubbio, è rigore come da regolamento.

Un giocatore tocca la palla con la mano / il braccio quando ha reso il loro corpo innaturalmente più grande – si legge nella norma sui falli di mano -. Si considera che un giocatore abbia reso il proprio corpo innaturalmente più grande quando la posizione della mano/del braccio non è una conseguenza o giustificabile dal movimento del corpo del giocatore per quella specifica situazione. Avendo la mano/braccio in tale posizione, il giocatore corre il rischio che la sua mano/braccio venga colpita dalla palla e venga penalizzato.

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