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Per finire il campionato di Serie A servirebbero oltre 25mila tamponi per calciatori e staff

La Serie A spera di concludere la stagione sul campo, ma non è affatto semplice. Tutto dipenderà dall’approvazione del protocollo medico. Delicato il tema dei tamponi: ne servirebbero, complessivamente, ben duemila solo per la ripresa degli allenamenti. In caso di ripartenza del campionato, si stimano almeno 24mila tamponi necessari nel corso delle 12 giornate da giocare.
A cura di Alessio Morra
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Il destino della Serie A 2019-2020 è tutto da scrivere. L’unica certezza è che in questa settimana possono riprendere gli allenamenti individuali dei calciatori. Poi si capirà se la stagione potrà ripartire e se, ovviamente, prima potranno riprendere gli allenamenti collettivi. Tutto ruota attorno al protocollo medico preparato dalla Federcalcio che dev’essere approvato dal comitato tecnico-scientifico del governo. Uno dei nodi riguarda i tamponi che servirebbero alle società di Serie A per concludere il campionato: da una prima stima si evince che ne servirebbero almeno 26mila.

Il protocollo previsto dalla FIGC prevedeva un doppio tampone per tutti i calciatori prima di iniziare il ritiro di tre settimane. Rientra nella fase di screening necessaria per dare il via agli allenamenti di squadra. Due tamponi non solo per i calciatori, ma anche per gli allenatori, gli staff tecnici e tutte le persone a stretto contatto e con i giocatori stessi: il ‘gruppo squadra', come definito nel protocollo, mediamente composto da circa 50 unità. Ogni squadra dunque dovrebbe effettuare di conseguenza 50 tamponi per due volte. In totale sono duemila tamponi solo per la ripresa. La Germania, nella prima tornata di tamponi previsti dall'attività di screening, ha effettuato 1.724 test su 36 squadre.

Quanti tamponi servono alla Serie A?

Oltre al protocollo sanitario per la ripresa degli allenamenti di squadra ne dev’essere stabilito uno da seguire anche alla ripresa del campionato, giornata dopo giornata. I controlli settimanali diventerebbero cruciali per tenere monitorati gli eventuali contagi e prevenire la diffusione del virus all'interno delle squadre, condizione fondamentale affinché il torneo possa essere portato a termine. Realisticamente, come nel modello adottato dalla Germania, potrebbe essere effettuato un doppio tampone per ogni giornata di campionato. Ciò significherebbe sempre circa 50 tamponi per ogni squadra: facendo un rapido calcolo si arriverebbe fino a 24mila tamponi per le 12 giornate mancanti, a cui andrebbero sempre aggiunti i circa 2mila degli allenamenti. Una stima che non tiene conto dei controlli da effettuare sugli arbitri e ulteriori misure di monitoraggio per persone esterne al gruppo squadra.

Serve dunque un numero consistente di tamponi per chiudere il campionato. Un aspetto delicato, in considerazione dei quanto l'accesso ai tamponi sia stato problematico negli ultimi due mesi di emergenza, in alcuni casi anche per il personale sanitario in prima fila nella lotta al Covid-19 o per persone con sintomi piuttosto evidenti. Recentemente il numero dei tamponi è comunque aumentato esponenzialmente: il 1 maggio è stato comunicato il dato record con oltre 74mila tamponi in 24 ore. Ieri, in un giorno mediamente basso, ne sono stati effettuati 37.631, numero superiore al fabbisogno complessivo della Serie A.

Da parte delle società, inoltre, è allo studio la possibilità di contribuire all'acquisto di tamponi da mettere a disposizione della popolazione, per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco relativo alla possibilità di privilegi o trattamenti di favore al mondo del calcio. Prima, però, c'è un nodo su tutti da sciogliere: si riparte o no? Deciderà il governo, con l'approvazione o la definitiva bocciatura del protocollo medico della Figc.

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