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Partite rinviate in A, Spadafora: “Juve-Inter? Basta sospetti, serve calendario equo”

Il ministro, Vincenzo Spadafora, ha spiegato come è maturata la decisione di rinviare le partite di campionato e perché. Due i concetti espressi: decisione presa dalla Lega Calcio per evitare lo spettacolo degli stadi vuoti; adesso si faccia il possibile per equilibrare il calendario nelle prossime settimane e cancellare ogni sospetto.
A cura di Maurizio De Santis
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Meglio il rinvio delle partite piuttosto che giocare in stadi vuoti. Il concetto espresso da Vincenzo Spadafora, ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, ha fatto il paio nelle ultime ore con la decisione della Lega Serie A di rinviare Juventus-Inter e altre quattro partite della 26sima giornata. Una decisione che ha causato la reazione piccata dei nerazzurri, alimentato sospetti e dubbi sulle reali motivazioni di una scelta cambiata nel giro di 24 ore.

La questione dell'emergenza Coronavirus e la necessità di tutelare immagine del calcio italiano spiegano solo una parte della vicenda (è la riflessione che accomuna molti altri protagonisti che hanno sottolineato il concetto di "campionato falsato"). Nell'intervista al Corriere della Sera il ministro fa chiarezza su alcuni punti oggetto del dibattito.

  • Chi ha deciso di rinviare le cinque partite della 26sima giornata di campionato? C'è il rischio che anche incontri del prossimo turno vengano rinviati? Vincenzo Spadafora spiega com'è maturata la decisione e perché.

Il Governo ha dato due possibilità: rinviare o giocare a porte chiuse. La Lega ha deciso di rinviare, anche per evitare lo spettacolo degli stadi vuoti. Certo stabilisce un precedente e capisco chi dice che debba valere anche per il prossimo turno. Chiederò che si faccia il massimo per garantire parità di trattamento a tutti i club

In un momento con più di mille contagiati e quasi trenta morti una partita di calcio non può essere il mio primo pensiero. Ora spetta alla Lega fare di tutto, anche smontare e rimontare le giornate se occorre, per equilibrare il calendario nelle prossime settimane. Non deve esserci nemmeno l’ombra del sospetto sulla regolarità del campionato.

Dipende dai dati e dalle indicazioni della comunità scientifica. Se tutto procede come previsto, speriamo, mercoledì in Piemonte riapriranno le scuole. Il resto viene di conseguenza.

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