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Non solo Cervia: la tribolata carriera di allenatore di Ciccio Graziani

Prima dell’esperienza al Cervia per il reality calcistico “Campioni”, l’ex campione del mondo Ciccio Graziani ha vissuto numerose esperienze in panchina, non troppo fortunate. Memorabile soprattutto quelle alla Fiorentina e soprattutto all’Ascoli, durata poche settimane con l’esonero lampo alla vigilia del campionato di B.
A cura di Marco Beltrami
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Quando si pensa a Francesco “Ciccio” Graziani nelle vesti di allenatore, il pensiero va subito al Cervia. L’ex bomber campione del mondo nel 1982, è stato tra i pionieri del popolare reality calcistico, guidando la squadra emiliana dal 2004 al 2006. Un’esperienza che, anche grazie ai suoi celebri sfoghi in panchina e nello spogliatoio immortalati costantemente dalle telecamere, gli ha regalato un’ulteriore popolarità, trasformandolo anche in una vera e propria icona anche del web e dei social. Ma come è arrivato Ciccio Graziani sulla panchina del Cervia? Quali sono state le sue esperienze precedenti?

La carriera da allenatore di Ciccio Graziani

Ciccio Graziani ha deciso di ritirarsi dai campi di calcio, appendendo le scarpette al chiodo nel 1988 dopo una carriera ricca di soddisfazioni. Difficile rimanere senza pallone, per il classe 1952 di Subiaco, che ha iniziato una nuova vita da allenatore subito nella stagione 1989-1990. La Fiorentina decise di puntare su di lui, che aveva avuto già tra le sue fila nelle stagioni 1981-1983, nel finale di stagione per sostituire l’esonerato Bruno Giorgi alla vigilia della 31a giornata. Grazie al successo sull’Atalanta conquistò la salvezza, e potè poi concentrarsi sulla doppia sfida valida per la finale di Coppa Uefa contro la Juventus. Dopo il ko per 3-1 in quel di Torino, pareggiò a reti bianche al ritorno dicendo addio al trofeo. La sua avventura in viola, così come quella di Baggio trasferitosi poi a sorpresa in bianconero, si chiuse con quelle tre partite.

L'esonero lampo ad Ascoli, e il rapporto tra Graziani e l'indimenticato presidente Costantino Rozzi

Nell’estate 1990 trovò l’accordo con l’Ascoli squadra militante in Serie B. La sua esperienza in bianconero si concluse addirittura dopo poche settimane, con una sola partita all’attivo, quella di Coppa Italia contro il Giarre vinta di misura. Un esonero lampo, quello di Ciccio legato alla divergenza di vedute con l'indimenticato e vulcanico presidente Costantino Rozzi. Anni dopo fu proprio Graziani a rivelare cosa accadde all'epoca ai microfoni di Picenooggi.it: "Credo sia stato l’unico caso di un esonero all’indomani di una vittoria. Superammo il Giarre in Coppa Italia, ma litigai con Rozzi. Sbagliai io, coi presidenti bisognerebbe essere più rispettosi. Faceva casino in panchina con questi calzini rossi. Durante una partita venne l’arbitro, mi disse di mettermi seduto e che io e Rozzi facevamo casino. Mi rivolsi a Rozzi: stia bravo, lasci fare a me le cose, ci penso io a gestire la situazione, stia più tranquillo, stia più sereno. Mi rispose: Ciccio mi sa che uno dei due è di troppo in panchina. Da lì pensai che qualcosa non quadrava e infatti due settimane dopo mi mandò a casa".

Le esperienze di Ciccio alla guida di Reggina, Avellino e Catania

Anche le due parentesi professionali successive non furono troppo positive. Prima si accomodò alla Reggina al posto di Cerantola, e poi nella stagione seguente all’Avellino, subentrando a Bolchi. In entrambi i casi Graziani non riuscì ad evitare la retrocessione delle due squadre. Dopo aver dato una mano all’Arezzo, con l’iscrizione di una nuova società dopo il fallimento al campionato di Serie D, e l’approdo in C1 con Cosmi allenatore, l’ex campione del mondo nel 2001/2002 ripartì dal Catania. In tandem con Maurizio Pellegrino trascinò gli etnei in Serie B. Il sodalizio s’interruppe poi nella stagione cadetta, dopo nove giornate con l’esonero. Esonero che incassò anche nel 2003 nel Montevarchi in C2.

La nuova popolarità al Cervia

Dopo una stagione sabbatica, ecco l’avventura al Cervia con una promozione dall'Eccellenza alla Serie D, e il raggiungimento dei playoff all'attivo. Un'esperienza, quella emiliana rimasta però letteralmente unica nella storia del calcio italiano, sotto la costante presenza delle telecamere non solo in campo ma anche 24h su 24 negli spogliatoi e durante gli allenamenti. Dopo i gialloblu, Graziani è ripartito dai giovani guidando nel 2012/2013 le Giovanili del Vigevano, ultima sua esperienza in panchina.

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