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Mkhitaryan scrive a Trump e Putin: “Fermate la guerra tra Armenia e Azerbaigian”

Il centrocampista della Roma Henrikh Mkhitaryan ha inviato una lettera a Vladimir Putin, Donald Trump e Emmanuel Macron e ai presidenti di Russia, Stati Uniti e Francia ha chiesto di intervenire e di fermare la guerra che c’è tra l’Armenia e l’Azerbaigian, che ha fatto già decine di vittime.
A cura di Alessio Morra
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Nel mondo c'è una guerra in atto, quella tra l'Armenia e l'Azerbaigian. Se ne parla molto poco, anche se ci sono state già più di 200 vittime e tutte le sere, da giorni, piovono bombe da una parte e dall'altra. Sui social ha fatto sentire già la sua voce Henrikh Mkhitaryan, senz'altro lo sportivo più famoso di tutto l'Armenia che è anche uno degli armeni più famosi al mondo. E sui social il giocatore della Roma ha pubblicato una lettera che ha invitato ai presidenti di Russia, Francia e Stati Uniti: Putin, Macron e Trump. A loro ha chiesto di fermare la guerra. Questa la missiva del centrocampista:

Vostre Eccellenze,  Sono un atleta professionista orgoglioso di rappresentare a livello internazionale l'Armenia, il mio paese, e oggi vi scrivo con il cuore pesantemente afflitto.  Mentre il mondo è testimone di una guerra tragica e senza precedenti nel Nagorno-Karabakh, fatemi esprimere la mia profonda preoccupazione nei riguardi della pericolosità in cui riversa la mia patria.  Mentre la guerra si appresta ad entrare nella sua seconda settimana di pesanti scontri, la Armenia (mio paese natale) e l'Artsakh stanno difendendo loro stessi contro gli aggressori, per il nostro diritto primario di essere una Nazione indipendente, di esistere nelle nostre storiche terre e di preservare il nostro patrimonio cristiano conosciuto in tutto il mondo con i suoi valori. 

Con l'intensificazione dei voli militari degli scorsi giorni, è davvero straziante vedere come le milizie dell'Azerbaigian stiano mirando direttamente scuole e asili, edifici residenziali, ospedali e altre infrastrutture civili della capitale Stepanakert e altre località densamente popolate.  Queste bombe sono sempre state solite attaccare ripetutamente popolazioni pacifiche, causando numerose vittime e ancora più feriti, molti dei quali sfociano in vite distrutte e destini spezzati. Questi non può essere chiamati diversamente da crimini di guerra.

Porto alla vostra attenzione il fatto che la situazione corrente in Artsakh è al limite di una catastrofe umanitaria. Per di più, questi tragici eventi stanno accadendo con l'intervento diretto di forze regionali esterne e militari stranieri in prossimità della Confederazione Russa e dell'Unione Europea. Tutto ciò costituisce una minaccia diretta alla sicurezza anche per i vostri paesi. Armenia e Artsakh sono sole nella loro guerra contro il terrorismo internazionale. In quanto storici alleati della Repubblica Democratica di Armenia e soprattutto, nel vostro ruolo di co-presidenza del Gruppo di Minsk, è di vitale importanza la vostra richiesta nel richiamare l'Azerbaigian per fermare immediatamente questa guerra devastante.  I nostri giovani stanno morendo sulle frontiere e vengono feriti irrecuperabilmente anziché di partecipare alla costruzione del futuro nel nostro paese. Dal profondo del mio cuore vi chiedo di usare i vostri pieni poteri nel fermare questa tragedia umana e portare avanti negoziazioni pacifiche. 

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