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Caso scommesse nel calcio

Misteriosa chiavetta USB sulle scommesse nelle mani della polizia: ora entrerà nell’inchiesta

La polizia ha acquisito a La Spezia la misteriosa chiavetta USB collegata ad un testamento depositato nei giorni scorsi dalla fonte di Fabrizio Corona sulle scommesse illegali: dentro ci sarebbero prove audio e documentali.
A cura di Paolo Fiorenza
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La polizia ha messo le mani sulla misteriosa chiavetta USB collegata ad un testamento depositato presso uno studio legale di La Spezia: il supporto digitale è stato acquisito nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Torino sulle scommesse illegali che vede coinvolti alcuni calciatori di Serie A (ad ora i soli Fagioli, Tonali e Zaniolo, tutti raggiunti da avvisi di garanzia).

La chiavetta conterrebbe – secondo quanto svelato nei giorni scorsi dalla fonte di Fabrizio Corona, Maurizio Petra, zio dell'ex calciatore dell'Inter Antonio Esposito – file audio e altri documenti. In particolare in un file audio si sentirebbe, a dire di Petra che ne ha parlato col quotidiano ‘La Verità', senza tuttavia farlo ascoltare, la voce di Nicolò Zaniolo che parla col nipote Antonio di scommesse piazzate sul calcio, cosa finora negata a spada tratta dall'attaccante della nazionale che ha ammesso solo di aver giocato a poker e blackjack.

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Il materiale entrato adesso nella disponibilità della Procura di Torino si trovava fino a poco fa custodito nello studio dell'avvocato Matteo Basso, cui Petra aveva demandato il compito di consegnarlo agli inquirenti in caso di sua morte. Non ci sarà bisogno di attendere un evento così infausto, visto che – appena avutane contezza dall'intervista della fonte di Corona – la magistratura si è mossa per acquisire la chiavetta, della quale neanche il legale spezzino ha visionato il contenuto.

"Ho ricevuto una busta chiusa contenente un testamento e probabilmente un supporto informatico, ma non ho fatto domande di alcun tipo, non ne conosco il contenuto e tantomeno ho ascoltato eventuali file. L'ho ricevuto e l'ho messo al sicuro", aveva detto Basso dopo che si era diffusa la notizia.

Sui calciatori coinvolti nell'inchiesta pende l'accusa di "esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa", per aver piazzato scommesse su siti non autorizzati dai Monopoli di Stato: se la caveranno con una multa. Ben più gravi sono le conseguenze sul piano sportivo, qualora sia provato che hanno giocato sul calcio, con squalifica certa. Fagioli l'ha già patteggiata (7 mesi), Tonali lo sta facendo (sarà di 10-12 mesi), Zaniolo nega, ma Petra sostiene che quest'audio contiene la prova inequivocabile che lo faceva e che si sentono le voci anche di altri calciatori. Adesso il materiale è nelle mani dei Pm torinesi.

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