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Messi non può andare al PSG: reclamo alla Commissione Europea dei soci del Barcellona

Leo Messi sta per accasarsi al PSG dopo il traumatico addio al Barcellona, celebrato tra le lacrime. Il club di proprietà del fondo sovrano del Qatar darà al campione argentino i soldi che chiede, ma in Catalogna non ci stanno, non possono starci: parte l’esposto alla Commissione Europea in nome del Fair Play Finanziario.
A cura di Paolo Fiorenza
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Leo Messi e il Barcellona, un amore così grande finito per "ostacoli economici e strutturali", come recita il comunicato del club blaugrana di giovedì scorso. In una sola parola: soldi. Denaro che la società catalana non ha potuto dare al proprio campione per le restrizioni imposte dalla Liga sul tetto salariale: l'accordo tra le parti era stato trovato sulla base di un forte sconto rispetto all'ingaggio percepito finora da Messi, ma mettere nero su bianco e registrare il contratto è stato impossibile per il rifiuto di concedere deroghe alla normativa spagnola sul FFP.

Il fatto che il 34enne argentino ora vada al PSG, dove potranno accontentare le sue richieste di uno stipendio che dovrebbe essere sì al ribasso rispetto al passato ma pur sempre di 35 milioni netti, ha fatto saltare la mosca al naso in casa Barcellona. La pietra dello scandalo è proprio il Financial Fair Play, stavolta su scala europea, ovvero la normativa dell'UEFA che regola il rapporto – che deve essere tassativamente virtuoso – tra spese e ricavi nei bilanci. La faraonica campagna acquisti del club parigino ha come punto fondamentale della propria strategia l'elargizione di stipendi da nababbi ai vari Donnarumma, Hakimi, Wijnaldum, Sergio Ramos e Messi. Ed a Barcellona non ci stanno, non ci possono stare, dopo che per salvare la regolarità dei propri conti è stato imposto loro di rinunciare alla Pulce.

Nessuna iniziativa da parte dei vertici del club blaugrana – in primis del presidente Laporta col quale le parole di Messi hanno mostrato come ci sia ancora un asse molto forte, in previsione del probabile ritorno futuro in altra veste – ma un atto ufficiale dei soci del Barcellona, come annunciato da Juan Branco, avvocato della Corte d'Appello di Parigi: il caso viene portato all'attenzione della Commissione Europea, denunciando la concorrenza non conforme alle regole del PSG.

"Per conto dei soci dell'FC Barcelona – si legge nel tweet del legale – il mio studio ha preparato un reclamo presso la Commissione Europea e ha chiesto la sospensione provvisoria davanti ai tribunali civili e amministrativi in Francia per impedire al Paris-Saint Germain di ingaggiare Lionel Messi. I numeri percentuali del PSG in termini di ‘fair play finanziario' sono peggiori del Barcellona. Nella stagione 2019/20 il rapporto tra stipendi e ricavi del PSG era del 99%, mentre per il Barcellona è stato del 54%. E nel frattempo la differenza è aumentata. È inconcepibile che il ‘fair play finanziario' serva ad aggravare la deriva del calcio-business, della sua strumentalizzazione per le potenze sovrane e lo svilimento delle competizioni. Chiederemo alle autorità che intervengano immediatamente al fine di bloccare questa operazione lesiva degli interessi patrimoniali dei nostri rappresentanti". La storia potrebbe non finire qui.

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