Mbappé è disgustato dal mondo del calcio: “Le persone non sanno cosa succede dietro le quinte”

La vita di Kilyan Mbappé non è perfetta come appare e dietro alla patina da superstar mondiale si nascondono le fragilità di una persona come le altre che ogni giorno deve avere a che fare con il peso di essere sotto ai riflettori. Per questo il francese si è lasciato andare a qualche considerazione senza filtri sul mondo che lo circonda e di quanto sia brutto visto dall'interno anche per un giocatore forte come lui, nel pieno della carriera e in una delle migliori squadre d'Euopa.
Nella lunga intervista concessa a L'Equipe nel corso della preparazione estiva l'attaccante si è soffermato su tanti temi privati, compreso il disgusto che prova per il calcio. Per lui il tifoso è privilegiato perché non conosce tutte le dinamiche che avvengono dietro le quinte e che spesso gli hanno fatto arricciare il naso. Non manca poi la pressione costante che lo ha accompagnato in tutta la carriera, facendogli fare i conti con il giudizio della gente.

Mbappé si apre sulla sua vita da calciatore
Oltre i 90 minuti passati in campo c'è un mondo che gli appassionati non sempre conoscono e che crea frustrazione e pesantezza nei giocatori. Il francese si è sbottonato proprio su questo aspetto con parole che fanno riflettere: "È il nostro ambiente e non possiamo cambiarlo. Sono fatalista su ciò che è il mondo del calcio, ma non su ciò che è la vita. La vita è magnifica. Il calcio è quello che è". La riflessione si estende su tutti gli aspetti che addirittura lo hanno disgustato: "Mi piace dire che le persone che vanno allo stadio hanno la fortuna di venire ‘solo' a vedere uno spettacolo e non sapere cosa succede dietro le quinte. Onestamente, se non avessi questa passione, il mondo del calcio mi avrebbe disgustato molto tempo fa".
Mbappé si apre anche su tutta la questione mentale relativa alla carriera del giocatore, un fattore che in molti sottovalutano: "Se ho il diritto di fallire? No. Ma è anche per questo che le persone ti stimano molto. Perché accetti tutto questo, sei resiliente e vuoi sempre vincere. Non ho mai voluto accettare il fallimento, quindi non mi dà fastidio essere criticato per questo".